Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
!ione di donne di cinquanta paesi, anche africani e asiatici. impiegano que– sto metodo, che è particolarmente diffuso negli Stati Uniti, in Australia, Ca· nada, Cile, Venezuela. Svezia, Inghilterra, Danimarca, Turchia, Israele e Giap– pone. Ma già il controllo delle nascite bio-chimico sembra stia prendendo la sua rivincita sui mezzi meccanici poiché delle ricerche su tutta una serie di prodotti smtetici capaci di arrestare provvisoriamente la spermatogenesi (pro· duzione di spermatozoidi) fino alla azoospermia (assenza totale di spermazoi– di), sono attualmente in corso negli Stah Uniti e gli studiosi si dichiarano ot· timisti. Si parla addirittura di una specie di vaccino antispermalOzoidico e antiovulare, quindi utilizzabile per i due sessi. Resta infine da parlare delle tecniche chirurgiche, cioè dclJ3. sterilizzazio– ne femminile (legatura delle trombe di Falloppio) e di quella maschile (lega– tura dei canali spermatici). La seconda operazione - senza effeuo alcuno sull'organismo sessuale e senza effetti secondari - é di gran lunga la più semplice: si tratta di un ba– nale intervento attraverso le pareti scrotali della durata di una mezz'ora, e dopo di esso l'operato può riprendere le sue normali occupazioni. evitando per qualche giorno di f,:u-e degli sforzi eccessivi e di avere dei rapporti ses– suali. La donna im·ece deve subire un taglio cesareo ed una buona setlimana di ospedale. Per una volta che, grazie alla natura anatomica degli organi ses– suali, un piccolo sacrificio può essere richiesto all'uomo invece che alla don– na (la quale ha già il peso non lieve della maternità), il primo può benissimo mettere da parte la sua pretesa superiorità. Inutile aggiungere che anche questo metodo deve essere accettato in tutta libertà, e che solo l'educazione deve permettere una decisione senza eccezioni volontaria. Tropr,o recenti e dolorose sono certe assurde teorie eugenistiche. che facevano della s;_erilizzazione uno strumento criminale di dominazione po– litica, perché questa precisazione non risulti superflua. In Qgni modo, nella misura almeno in cui J. De Castro ha ragione, tutte le tecniche di controllo delle nascite falliranno. data l'impossibilità non solo morale ma materialt: d'imporre massivamente il metodo radicale della lega· tura, se, contemporaneamente, non è ,·isolto l'arduo problema della fame (le· gato strettamente a quello dell'ignoranza). Infatti, il noto sociologo ed eco– nomista brasiliano è l'autore di una valida teoria da lui riassunta in modo chiaro nel libro «Geopolitica della fame»: «La fecondità. cioé la capacità rìprodutlrice totale degli organismi, è la risultante di processi fisiologici successivi. Tutti questi processi - ovulazione, fecondazione e sviluppo fetale - dipendono, in gran parte, dalle funzioni as– sunte dagli ormoni estrogeni. La stessa libido, o appetito sessuale. che Ray– mond Pearl considera fra i fattori determinanti del grado di fecondità, di– pende dalla quantità di questo ormone nell'ambiente organico interno. Il fegato ha il ruolo di neutralizzare l'eccesso -di estrogeni che le ovaie inviano nella circolazione sanguigna, ma una delle manifestazioni abituali della defi– cienza dì proteine è la degenerazione del fegato e la sua tendenza alla cirrosi. 685
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