Volontà - anno XX - n.11 - novembre 1967
lusioni, ma con sicura determinazione e i contorni e tu credevi di avere un al· « personalmente ero più guardingo e dif- bero quando non avevi più che una cor– fidente ... Tant'è si trattava di dimostrare tcccia, un uomo Quando non avevi più che c'era gente, dispersa nei quatlro an- che un sacco di pelle• (pag. 175-176). goli del mondo, disposta a pagare un Una conferenza trionfale ... seguita poco prezzo di sangue» (pag. 185); la polemica dopo, al mutare del vento politico, dal– con i comunisti durante la guerra spagno- l'abbandono e dalla dimenticanza: l'atleta !a « gli eredi di S. lgna1.io, i ,,eri, sono decide allora di abbandonare la palestra loro» (pag. 194); il superamento, che sca. e di diventare il saggio della foresta. turisce dalle vicende di Questa lotta, di Non fu facile, naturalmente: e sono Que· ogni preconcetto nazionalistico « la vera ste le pagine sulle quali - più ;;mcorn fraternità è quella del sentire, non Quella che su Quelle dense di bellezza che ci della terra o magari del sangue e se c'è immettono nella foresta vivente - vor– una guerra che ha un senso, è la guerra remmo richiama1·e l'attenzione, Sono le civile• (pag. 207); i fatti di sangue tra pagine dcli' amarezza e della delusione: an<1rchici e comunisti, la macchina comu- « Corrado Acquaviva sparava sulla demo– nista che scatta a colpire Berneri « Ber- crazia cristiana; la democrazia cristiana neri aveva gli occhi di un bambino ffi' procedeva con l'andalura lenla e solenne quattro anni e l'anima di un apostolo,. di un pachiderma. Chi voleva lavorare (pag. 217); la Resistenza con le sue luci doveva piegarsi. I fascisti uscivano dai e con le sue ombre, queste ultime desti- carceri, vi entravano i partigiani» (pag. nate a prevalere dopo la fine della guer- 167). Dal pubblico nessuna reazione: «cre– ra, fino a giungere allo sfacelo morale di tu che sia divertente combattere con· di oggi; un ultimo sforLo di partecipa· tro i mulini a vento? Scivolare sulle ali zione « verso il '53 ebbe l'ultima occasio- di sacco e magari esser sollevati a mcz– ne di mordere nel vivo. De Gasperi e z'aria da un meccanismo che continua la Scelba avevano architettato la legge truf- sua corsa indifferente ed insensibile? La fa. Era un sistema per vivere in pace. loro arma è la scolorina» (pag. 171). Il pantano era pieno di ranocchie che Nel bosco ha termine la conversazione cinque anni di democrazia cristiana ave- col lettore, giacchè il romanzo si svolge vano ingrassate. Intitoiò un articolo: la in forma di conversazione, come se l'au– legge truffa è la democrazia cristiana, in tore rispondesse ad un supposto interlo– cui sosteneva che questo era il suo me- cutore che desidera conoscere le sue vi· todo e la sua sostanza: non affrontare cende: nel bosco, con Irene, la donna le cose, ma svuotarle dal di sotto, sub- amata, la donna ritrosa, « racchiusa in dolamcnte. La natura della democrazia due valve trasparenti di ghiaccio», ma cristiana era quella del vampiro. Al po- così salda e fida nel suo amore, E in– sto della bocca aveva una ventosa ch'essa torno la natura vh•a e amica. sapeva esattamente dove applicare, ed in Ma non si può certo considerare il pro– questo era perfino geniale. La ventosa !agonista un uomo fallito, anche se il pompava e le cose a poco a poco veni- suo programma è fallito, anche se !'in– vano svuotate di ogni sostanza, ma non fermità gli ha bloccato per sempre le te ne accorgevi pcrchè il vampiro aveva gambe, poichè l'ingegno guadagna in pro· l'accortezza di non modificarne la forma fondità, la vita interiore diventa più rie- 669
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