Volontà - anno XX - n.11 - novembre 1967
popolo :,-tupido. \la :-c. 11011lo ne1le11do. egli viene per <'iii torme11talo. -.for:wlo. e IJ<'ri-cguitato da una forza :Hq1eriore cffclli\ 1 :1. n<· accaderi, dw quPlla prima ~t'n(·razione d·uomini creder:', nel papa. per timore: i fi~li. p('r abitudine: i nepoti. per st11pidi1i1. tcco in t11rnl µ;uisa un popolo du· rimanf• f'altolico. 1lt\· ncc·es...,ari,1111c111c ,c-r via del piqw e della im1uisizio- 11<·.clin•nirc i~11nra111is,,dmo. scrvi~simo. 1• stupirlissirno. \fo. mi dirìi taluno: •< Cli cn:.•tici creJono pure n<'lla lrinìt:'1: e c1u1·•· :-la nl :,-.cnso umano pare una t·o~a l't'rlamente an<·or:1 1>ii1assurda clic lt~ -.opra<·ennate: 11011 :.0110 dunque gli er('lic·i meno s1u1)iti elci <'allolici ,,. Hi. :-,poncio: dw .anche i Homani credt'\'l.1110 nel volo e nel bc("<':tr degli aup;c-lli. 1•01".t a.:1"-aipiù puerilr cd ;is:,urda: cppurr er:1110 liht•ri e i:crandi: e 11011di– \C'llncro 1ètu11idie \'ili. ~e non t.1ua11do. spcgliati della loro liher1à. credc·t– lf'ro nella infame divinitù di Ce;;;nre, di Auµ.uslo. e del,!li ahri lor simili <' 1>ci;giori 1ira1111i.Quindi. la lri11i1à 11os.1ra. per 11011ci-s<'rt' t.·osa soµ-µ:t·lla a .;('11.;i_ ,-j ncda ella o 110. 110111n1ò influire mai. sopra il vivere polilit.·o: ma l"m1toritù pìù o meno di un uomo. l"au101·i1à illimitala sopra le più im• 11nrta111icose. e v<·lat:t dal :-a<·ro ammanto della religione. im1,orla e molte'. l.' n')tahili eonsefU!'IIZ(': !:ili in .:omma. che ogni popolo c•hc crede od am. IIWII<' una tait· :mloritù. i-i rende ~chiavo per sempr<•. Lo ammellf'l'la senza er(>dcrla. chf' i.· il c:11--0 noslro prf'~entc in quasi lulta l'.Euro11a t·allolien. mi pare 1111adi quelle um:111(' contr.iddizioni f;Ì -.tranarncnte ripug11:1111ialla sana ra~ione. ch"elle non possono essere gran fallo durevoli: c <p1i11di11011 o<·,·01Te 111:t;!giormenle parlarne. Ma i 1>01,olì. d1(• l":1111oriti1drl papa ammettono perché la e1·edono. come erano i no5'1ri a\ i. rd alcune prrt-cnti nazioni. necc:-s:ariim1enle l:1 ere-dono o per timorf'. ,1 pn iµnoranz:1 1·slupi,litù. Se per tfll<'SIC ultime ra~ioni la t·rcdono. chiaro ì• ('h(• una nazione :-;!upida ed ignoranl<· afTa110, 11011puù, nel presente stato d<'llf' cose. esser libera: ma. se per timore la ('rt•clono i popoli. da chi \'icn ccli in loro inspiralo codesto timore? Nou dalle papali i-comuniche (•f'rta. 111,·nle. poichl.' in t:'lèSO 11011 lrnnno fede costoro: dalle armi du1u1ue e dalla rorz:i .-.pa,•en1;1ti ~:ar.111110. cd indolli :1 finger di t·n·dcrc. E da c1uali armi C" rorza'? dalle armi <' rorza del tiranno. c·IH· politicamente e rcliµ;iosamcnlc ~li opprime. Dunque. dovendo i popoli lemere l"armi di chi li f!.ovrrna, i11 111111 cosa che dovr('hlw Cl->5Cre Ml arbi1rio di cias<'uno il c·rederln o no. ne risulia che ('l1i i,.::ovf'rna !ali popoli, cli necessiti, i: tiranno: e che essi. :111e;-.a q11es1:1loro srorzata c·rcdc1u:a. 11011 sono. né 1•o~so110farsi mai liberi. Ed in falli. ni· Atene. 111; Sparta. n(· Honrn. nl· altre \'Cre cd illumi11:11f• rrpubl,liche. 11011 i:,-forz.irono mai i lor popoli a crf'ilcr(• nella infallibililù 11(•1,!li Oracoli: ni·. molto ltl('no. a rendersi 1rihut.1rj e ciecamente obbeclicnti a 11i11nolonlano sne'"rdozio. I.A INQUISIZIOJ\E. quel tribunale si iniquo. di C'lli basla il nome per far racc,q,ri1·1·iare d'orrore, sus~islc pur tutla\'ia pili o meno potenh' in quasi tutli i pat•si (•allolici. I.I tiranno ~e ne prc\'ale a piacer suo: ed al– lar/!a. o rislrin~t.• la inquisitoria autori!Ìl. secondo d1c meglio a lui giova. 638
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