Volontà - anno XX - n.11 - novembre 1967

che. Al cadere delrimpério romano (in cui ella non poté trovar seggio, se non quando la militare 1irannide v'ebbe intieramente annullato ogni vi– vere civile) CJU<'IIC lante nazioni barbare che l'occupazione, stabilite poi nella Jtalia, nelle Callic, nelle S1>agnc, e ncll'Arrica. sotto i loro diversi condottieri abbracciarono indi a non molto la rclìgion cristiana. Quei loro condottieri volendo rimanere tiranni: e quei lor popoli. ;wvezzi ml esser liberi quando non erano in guerra, non volendo obbedire se non come soldati a capitano, e non mai come schiavi a tiranno; in questa dispa– ritù di umori fnq>ponendosi il cristianesimo, egli vi appariva introduuore di una certa via di mezzo, per cui si anclnva persuadendo ai popoli l'ob– bedire, e ai capitani fotti tiranni si veniva assicurnru.lo l'império: ove questi una parte della loro aulorità divider volessero coi sacerdoti. In pro– va di che, si osservi quell'altra parte di quelle slesse nnzioni boreali rima– stasi povera, semplice, e libera nelle nalic sue selve, essere poi stato l"ul– Limo popolo cli Euro1)a che rice,,csse, più assai per violenza che per via di persuasione, Ja religion cristiana. Le poche nazioni che Fuori d'Europa la riccvcllcro, vi furono per Jo 1>il1indotte dal timore e dalla forza, come le diverse piaggc cli 1\merica e d'Africa; ma dallo stesso ferocissimo fanatismo con cui veniva abbrac– ciala nella Cina 1 e J>iù nel Giappone, si può manifestamente <ledune quan– to ella volonticri si alligni, e prosperi, nelle lirannidi. I lroppi :ibusi di essn sforzarono col tempo alcuni popoli assai J>iù savj che immaginosi, a r:dfren~rla, spogli:mdola di molte dannose super– stizioni. E costoro, distinti poi col nome di eretici, si riaprirono con ta! mezzo una strada alla libcrlà. la c1ualc Cm essi nacc1uc dopo essere staia lungamente sbandita d'Europa, e baslantemenlc ,,i prosperò; come gli Svizzeri, la Olanda, molte città cli Gernrnnia, l:t Jnghilterra, e la nuova America ce lo provano. Ma i popoli, che, 11011 la frenando, vollero con– servarla intera ( non però mai quale era slala predicnta da Cristo, ma quale con arte, con inganno. ed anehe con la violenza l"avevano i suoi successori trasfif,'llrnta) si chiusero essi sempre pili ogni strada al ripro– crear libertù. Addurrò ora, non lulle, ma le 1nincipali ragioni. per cui mi pare quasi impossibile, che uno staio cattolico possa o farsi libero ve– ramente, o rimaner tale, rimanendo cauolico. li culto delle immagini, la presenza effettiva nella eucaristia, ccl altri punti clogmalici, non saranno per certo mni quelli, che. creduti o no, ,•erranno ad inUuirc sopra il viver libero politico. Ma, 11. PAPA, ma LA INQUISIZIONE, IL PURGATORIO, LA CONFESSIONE. IL MATRIMO. NIO FATTOSI INDISSOLUBILE SACRAMENTO, e IL CELIBATO DEl RELIGIOSI; son queste le sci :meli a della sacra ca lena, che veramente a tal segno rassodano la profana, che clb di tanto ne diventa pili grave ecl infrangibile. E, dalla prima di queslc sei cose incominciando, dico: che un popolo, che crede potervi essere un uomo, che rappresenti imme– diatamente Dio; un uomo, che 11()11 possa errar mai; egli è certamente un 637

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