Volontà - anno XX - n.11 - novembre 1967
fanzia, avevamo visto che i fattori fr siologici e la relazione madre·bambino erano in primo piano, a partire dal se· condo anno, invece, vediamo apparire il ruolo strutturante delle strutture SO· riali e della libertà individuale che presto passeranno in primo piano. li bambino, avendo risolto (o no) i problemi posti dagli apprendimenti fondamentali ed essendo passato dalla soddisfazione immediata alla soddisfa· zione differita rivestita di soddisfazio· ne fantasmatica, potrà affrontare nuo· vi problemi che l'obbligheranno a ter– minare la sua strutturazione come es· sere umano. Successivamente affrante· rà il problema della sua identificazione come essere sessuato e costruirà la sua coscienza riflessiva. Il bambino, durante la fase più so· pra s1udiata, ha preso coscienza di sè e degli altri come simile-differente. Questa presa dì coscienza è caratteriz· zata dell'uso dell'«io» e del «tu» Ora prenderà coscienza della frattura degli altri in due sessi e della sua apparte· nenza all'uno dei due, e prenderà posi– zione su questa appartenenza e sulle conseguenze future che ne derivano, stabilirà il progetto della sua sessuali– tà. Questo problema ha appassionato Freud dopo la sua scoperta della ses· sualità infantile, ma esso è così com· plesso che egli l'ha affrontato solo in modo molto incompleto talmente e l'uso della mitologia non ha poco con– tribuito a dissimulare le incertezze delle ipotesi proposte. Una psicanalisi esistenziale rigorosa dovrà decifrare il senso del mito di Edipo cd, inoltre, raggiungere un vissuto ignoto_ Riser– vandoci di ritornare specificatamente su questo problema con uno studio dc· dicato più particolarmente alla sessua· 630 Jità, qui saremo molto schematici. Obbiettivamente, nella società curo· pea, alle differenze fisiologiche, si ag– giungono differenze socio·culturali e psicologiche tra i sessi. Attualmente, è in corso una evoluzione che uniforma lo statuto sociale dei sessi mentre gli schemi culturali sono in disaccordo con lo stato attuale di questa evoluzio• ue economica e sociale_ Questi schemi culturali sono essi stessi contradditto· ri, poichè la persistenza dei \ 1 ecchi pre– giudizi sulla inferiorità della donna si scontrano viQlentementc con la rivendi– cazione femminista di uguagliaza. Queste contraddizioni dinamiche sono vissute dagli adulti dei due sessi che le interiorizzano e le riprendono nei loro progetti, essi stessi contraddittori (col· piti da contraddizioni interne, e con– traddittorie da un individuo all'altro e con il tale o il tal altro elemento della situazione oggettiva). I progetti di que– sti adulti si oggettivizzeranno nel loro comportamento di fronte al bambino in preda ai suoi problemi di identifica· zione sessuale. Questo reagirà in fun· zione del comportamento dei suoi ge– nitori e della relazione che egli ha stabilito con essi, essendo questa rela· zione stessa modificata dalla introdu· zione di un nuovo elemento 11 bambino deve dunque costatare il suo senso og· gctlivo ed assumerlo assumendone le conseguenze che ciò comporta per lui, conseguenze che egli assume positiva· mente (ciò che lo condurrà ad una etero-sessualità conforme al modello che gli si sarà proposto) o negativa· mente (ciò che lo condurrà a diverse forme di comportamento omosessuale od altri comportamenti devianti in rapporto alla norma del suo gruppo so· eia le o ancora a delle condotte patolo-
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