Volontà - anno XX - n.10 - ottobre 1967

politica e della religione. La scienza e la tecnica hanno te– nacemente demolito ad uno ad uno nel corso dei secoli tanti e tanti miti, ma ancora non sono riuscile a vin– cere il mito funesto dell'autoritari– smo dogmatico e strurnentalizzatore degli uomini, non sono cioè riuscite a tramutarsi in valori umani autenti– ci. ma hanno assunto il semplice ruo– lo di ancelle della politica e della re– ligione nel senso pili tradizionale del termine. Jnfatti la verità scientifica e tecnica non è usata come patrimo– nio di tutti, ma come privilegio cl.i pochi, anzi come strumento di arric– c.:-himenloe di potenza cli un limita– tissimo numero di individui o popoli a detrimento cli milioni e milioni di altri esseri umani privi del pur mini– mo necessario alla vita, non dico so– ciale ma addirittura biologica. L'ambiv,1lenza della scienza e del– la tecnica è sconcertante: da w,a par– te essi hanno dato un patrimonio di verità positive che hanno spezzato ogni oscurantismo autoritario e ogni cieco fideismo, dando all'uomo il senso delle sue possibilità e della sua potenza, spingendolo verso una sempre maggiore libertà e solidarie– tà sot'iale, orientandolo sempre più verso una concezione universale del– la realtà e verso un mondo più uma– no e migliore di quello cli ieri_ fa– cendolo cosciente maggiormente del– la sua clignitl1 e del suo valore, clo– nandogli la chiara consapevolezza di problemi vitali come quello della giustizia e della pace, dell'uguaglian– za e della cooperazione tra i popoli e tra i singoli individui; dall'altra si sono fatte imbrigliare e strumentaliz– zare dall'autoritarismo e dal dogma– tismo, dal privilegio del capitalismo 592 e dalla sete di potere del militarismo guerrafondaio e corruttore di coscien– 'le e devastatore di popoli; hanno consentilo a pochi vampiri cli emer– gere e di predominare sulla gran massa del genere umano languente ancora in buona parte di fame e ca– rente cli ogni diritto sociale o soffe– rente sotto il peso di malattie, che potrebbero essere debellate con una adeguata assistenza sanitaria o addi– riltura dall'igiene, se l'organizzazione sociale attuale non la inchiodasse nella sua impotenza e nella sua schiavitll. In altre parole, la scienza e la tec– nica sono state e sono. rivoluzionarie fìno a 1111 certo punto, nel senso di– rei esteriore e di benessere economi– co, ma non lo sono siate e non lo so– no nel significato profondo e interio– re, ossia non hanno dato all'uomo il senso della sua autentica autonomia, lasciandolo sostanzialmente alla mer– cè delle fort:e tradizionali dell'op– pressione e del privilegio: e questo è provalo chiaramente dalla situa– zione internazionale quanto mai in– certa e preoccupante per le sorti del genere umano. Come si può quotidianamente co– statare dalle più piccole alle più grandi azioni umane, è sempre in ballo la libertà dell'uomo (e l'aver messo in evidenza soprattutto il pro– blema della libertà costituisce il maggior merito. del pensiero anarchi– co): libertà dal bisogno, dalla fame, dalla paura dell'incerto domani e da quella della malattia: libertà soprat– tutto dall'egoismo; dal complesso della proprietà privata, dall'adora– zione delle cose a scapito della di– gnità umana, dalla brama del pote– re cormttore e strumentalizzato.re de-

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