Volontà - anno XX - n.10 - ottobre 1967
viso è crralO. rn primo luogo perchè, come abbiamo rilevato, la tecnocra– zia possiede un embrione di ideolo– gia propria e fa una politica che non sembra lasciar la possibilità di ritene– re che essa sarà influenzata da un'i– deologia socialista. In secondo luogo, Gon'. sembra sprovvisto di una teoria conseguente dello Stato la quale ben dimost1·erebbc come questo genere di ipotesi non può rhc condurre ad una burocrazia, ad una «tecnoburocra– zi,t» totalitaria, sfociante in un ncori– fonnismo il quale consiste nel pic.tzza– re i tecnocrati a capo dello Stato ed a proclamare 'così l'avvento «senza dolore» dello Stato soci,llista. Questo nccriformismo è ~uualmentc la polit1- ca del Pa1·ti10 Comunista Francese, così come è quella del P.S.U. che ha per parola ù'ordi11e, con Mendès-Fran• ce e con i suoi tecnocrati di «sini– sl ra»: parlecìpaz!one, dialogo, conci– Ua·done, compromesso ... (I). A questo punto occorre porsi il problema in maniera pratica e vedere quale sia ia situazione delle tecnobu· rccrazic nei diversi sistemi, in quello del capitalismo privato ed in quello del capitalismo di Stato. SITUAZIONE ATTUALE DELLA TECNOBUROCRAZIA Cercheremo di vedere la probabile evoluzione <lei tecnocrati. ln regime capi1alis1a, essi tendono a prendere il posto del padron: :i.to rendendolo inuti– le, a diventare «gerenti» e veri capi delle grandi imprese, si<\nO esse socie– tà anonime, trusts od aziende nazio– nalizzate. E' evidente che se questa evoluzione s'::iccentucrà, si avrà una foT"te lendcnza al fascismo. 11governo onnipotente di piccoli gruppi sull'in– sieme della società non pub aversi se non con la forza e con la gcra1·chizza– zione ad oltranza, cioè col totalitari• smo. Quindi la domanda che dobbiamo porci è di sapere se questi raggruppa– menti wno in via di spossessare la classe borghese della proprietà dei mc-zzi di produzione e, in caso affcr- 11nlivo, in qua[e misura essi sono ca– pa:i di farlo e se essi lo faranno in maniera totalitaria. In r:;>gime di collettivismo di Stnto, c0mc conseguenza della fortiss:ima ccntnlizzaLionc, i gruppi, tecnoburo– crntici sono chiamati a rappresentare un ruolo direuivo, ma !-'ono sotto– messi allo Stato cd al Partito, che ne (· il -;uprcmo organo. Infatti, dopo la morte di St:.ilin, ci si può chiedere quale sarà la sorte di questi gruppi e se es~i hannn qualche possibilità di prendere il potere polilico o se, al contrarie, l'evoluzione avverrà nel senso di una vera democratizzazione. Insomma. ciò che dimostra anche t,i vitLllità e la virulenza di detti rag– gruppar.1.cnli è che, come conseguenza del lr:ro ruolo nel\',;conomia, essi so– pravvivono alle guenc, alle rivoluzio– ni cd ai disastri. E ciò dimost1·a una tcn<lcnza di fatto 211',mtonomia, una ,:-e,ta propcn~ione a formarsi in grup– ri d'interessi, cioè iP cbssc. Ad c~em– pio, in Francia, questi gruppi sono rima:-,ti indenni sotto l'occupazione, dopo la Liherazionc, sotto la quarta e .sollo la q~.inta Repubblica. Anche in Itali.:1 ed in Germ~nia essi sono (Il In Italia, il 11('oriformismo <lei partiti ,di rimasli a galla dopo la sconfitta. • ~:ni,lr.l • non ~ '.n.:noevidente (n.d.t.). Brevemente diremc ora della situa- 568
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