Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

teoria marxista, a dispetto del suo ca– rattere socio-economico, non cerca di completare la scienza dell'economia, ma vuole distruggerla, distrnggendo le relazioni sociali che questa scienza cer– ca di giustificare e di difendere. 11mar– :-:ismo non vuole comprendere l'econo– mia capitalista che nella misura in c..ii tale comprensione può aiutare a distrng gere il capilalismo: non è mai « opera– tionnel » nel senso borghese del termi– ne. Questa scienza economica « che la classe proletaria ha ereditato dalla bor– ghesia non può neppure esser 1asfor– mata in arma teorica della rivoluzio– ne proletaria con la semplice elimina– zione delle sue tendenze borghesi e con l'elaborazione melodica delle sue prc• messe» ( 10). Per rarla finita con lo sfruttamento del bvoro « non si deve ricorrere ad un'interpretazione differçn te dell'economiil borghese. ma determi– nare, attraverso un mutamento reale della società, una situazione in cui le leggi di questa economia llOn hanno più valore e la scienza economica, pri– va di contenuto, scompare puramente e semplicemente» ( 11). Secondo Korsch, l'analisi economica di Marx si applica soltanto alle condi– zioni borghesi. La produzione del ca– pitale non è una relazione tra l'uomo e la natura « ma una relazione tra uo– mini e uomini fondata su una relazione tra gli uomini e la natura». Le ricer– che economiche e sociali di Mar:-:, nel loro sviluppo ultimo, sono andate ol– tre tupe le forme e le fasi dell'econo– mia borghese e hanno dimostrato che « le idee e i principi più generali della economia politica sono puramente e (10) K. Korsch: • K. Mar.<•, Londrcs. 1938. p. 90. (Il) Ibidem, p. 91. semplicemente dei concetti feticci che mascherano le reali condizioni socioli che esistono tra individui e classi ad un'epoca determinata della formazione socio-economica» ( 12). Ogni via vcr~o la società senza classe implica la distru– zione delle relazioni sociali fcticce del– la produzione del capitale, e una so– cietà veramente socialista r.on può ri– posare sulla « legge del valore». I con– fini precisi, il carattere dì !:pecificità che Korsch assegnava alle teorie so. ciali cd economiche di Marx, vietano ogni tentativo di considerare il marxi– smo come la semplice fase c 1 i uno svi– luppo senza evoluzione di continuità, della teoria economica, e destinano al– l'insuccesso ogni tentativo di utilizza– re « l'ccQnomia mar:-:ista » a scopi so– cialisti. li principio di specificità si applica altreuanto « alla filosofia marxista». Senza trascurare iJ fatto che Marx h-t accettato senza reticenze il primato ge– netico della natura estranea a tutti gli avvenimenti storici ed umani, Korsch considera che il marxismo non s'inte– ressa in sommo grado che .ii fenomeni e alle interrelazioni della vita sociale e stQrica sulla quale può esercitai-e una influt-'nza pratica. Tnnalz,1re il materia– lismo dialettico a legge eterna dello sviluppo cosmico, alla maniera di En– gels e del suo discepolo Lenin, è del tutto estraneo a Marx. Il fatto che cla Engels abbia inizio questo errore per– mette di comprendere la ragione per la quale la te0ria della rivoluzione prole– taria è stata così precocemente muta– ta in una « Weltanschaung », senza :il– cun legame con la Iot ta di classe pro– le1aria. ln questa form.i ideologica il (12) lbìdc-m, p. 114. 529

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