Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

sia, ma nel mondo intero. Nonostante le loro riserve mentnli, i rivoluziQnari tedeschi dovevano, per necessità, soste– nere la rivoluzione russa. Soltanto quando i bolscevichi stessi si misero con1ro i rivoluzionari russi e quelli dell'Occidente, - pur cercando la pa– ce con il mondo capitalista -, diven– ne possibile ribellarsi contro il regime bolscevico, senza, nello stesso tempo prestar man forie alla contro-rivolu– zione internazionale. Sebbene il marxismo possa chiarire situazioni analoghe a quelle c,he esiste– vano in Russia prima del Dolscevismo o in altri paesi poco sviluppati, non ha la possibilità di fornire alcun program– ma di ricostruzione sociale per i moti che vi si manifestano. Il suo campo si restringe alla rivoluzione proleJaria nei paesi avanzati, ma in questi paesi la rivQluzione non hn preso l'avvio o, quando l'ha fotto, è fallita. E dove Ja rivoluzione sociale potè riuscire, - in Russia -, non ebbe carattere proleta– rio. Tuttavia trasse la sua ideologia dal marxismo, perchè l'idea della rivoluzio– ne era indissolubilmente collegata a quella del socialismo marxista. Questa situazione rese necessario dividere tale rh•oluzione dal socialismo proletario e. perciò, di delimitare il vero significa– to e i confini della dottrina marxista. Korsch affermava che tutte le tesi marxiste • non erano che uno schizzo storico dell'ascesa e dello sviluppo del capiralismO nell'Europa occidentale. TI marxismo non ha validità universale, fuori di questo campo se non nel senso in cui ogni conoscenza cmpil"ica appro– fondita delle forme naturali e storiche si applica a casi numerosi, e non si li- 528 mita al solo esempio studiato• (7). li marxismo opera, dunque, • a cluc livel– li generalizzali: come legge gener:.ile dello sviluppo storico, ed è il materiali– smo storico; e come legge particolare dello sviluppo del mondo di produzione capitalista di oggi e della società bor– ghese che ne risulta• (8). rn questo ultimo caso non si interessa • alla so– cietà capitalista reale nel periodo in cui si stabilisce e si rafforza, ma alla società capitalisJa nel suo declino, quando si può vedere all'opera e dim~ strare l'esistenza di tenden.te che con– durranno alla sua decadenza e al suo crollo• (9). • Il Capitale di Marx, essendo una critica dell'economia politica, porta certamente un conrributo alla scienza C· conomica. Se la si esamina ~dia luce del materialismo storico, l'economia politi· ca non appare soltanto come un insie– me teorico di proposizioni vere o folse, ma come la chiarificazione di una parte della realtà storica, e, al massimo, la storia dell'intera e sQla società borghe– se, che forma il soggetto stesso ciel •Capitale•, opera che costituisce una teoria insieme e storica, e sociologica, ed economica. Sottoposta ai meccanismi di concor– renza del mercato e ai rapporti cli sfrut. tamento del capitale e del lavoro, la scienza conomica borghese non ha che funzioni descrittive ed ideologiche. Può lottare per ottenere alcune possibilità pratiche di applicazione ma la sua. strut– tura di scienza •indipendente• le im– pedisce ogni successo. Al contrario la (7) Introduzione :il « Capì1:ile •· Berlin, 1933, p. JJ. (8) Ibidem. (9) K_ Korsch: Why I am a Mi'.lrxist. - MO• <lern Monthly •. New York, voi. IX. n, 2, p. 83.

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