Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

c~sa, la ~pcranza di una I i\'Olu;,ionc mondiale. La contro-ri\'Qlu.t.ione in Oc– cidente non poteva che as~umcre le cara11crb1ichc della rivoluzione russa. Quali ~iano Stale le sue aspirazioni in– ternazionali agli inizi, il follo che c:.sa ebbe un carattere nazionale e locale, limitò le sue possibilirà rivolu;,ionarie e in conclusione la fece apparire come un • aval~ir » p~ir1icolare della conlrO• rivolu.tione inlernazionalc. Il sistema bolscevico della Russia non po1cva sus– sistere che acccllando complc1amcnte il programma, che ideologicamcn1e era cos1rctto a rifiutare: sviluppare cd e– stendere il metodo di produzione capi- 1alista. Non era questo lo •copo origi– nario del bolscevismo, ma, presente– mente, l'antico scopo non era ~llro che un punto risso ideologico, senza legame con la struttura economica del p3csc e le ror-1.csoci::di che vi operavano. Co– me iclcologi3 lo scopo sussiste ancora: ma il marxismo ideologico passava al scrvi.tio cli una prassi non marxista: la trasformazione della Russia in S1ato capitalista moderno. In questa situazione si può compren– dere come • Marxismo e Filosofia » ab– bia colpito non solo Kautsky e i suoi db;cepoli, ma altrellanto, gli ideologi boh,ccvichi. Applicare la conce1ione ma– teriafo,ta della storia al marxismo stes– so tornava a mettere in chiaro quella oppo~izionc tra la teoria e la prassi. che contrassegnava l'insieme del movi– mento operaio di allora. Il fronte co. mune che sorse rapidamente con1ro la opera di Korsch provava chiaramente che il movimento leninista era ancora (4) Ouc~ln dhcus~ionc congloba\':\ anche il libr:> di Gio.-aio Lukacz • lli~toire et con,ciencc dc classe• (Bcrlin 1923) che come 11 libro di Konch, era accusalo di dc,ia,ionc idcalisrn del mar~ismo. 522 parte integrante cicli'• ortodo::,,ia » di Kautsky. Come l'adesione ideologica <li Kautsky agli cscopi finali» del so– cialismo non serviva in fondo che a sostenere il riformismo csenza scopo» di Bernstein, così il dogmatismo cli Le– nin non poteva funzionare altro che CO· mc falsa coscienza di una prassi con– Iro-rivoluzionaria. Gli ideologi oella Terza lnternazio. nale giudicarono come •eresia redsio– nista» •Marxismo e Filo~ofia. Dal lo– ro punto di vista 3\'C\ 1 ano ragione, poi– chè consideravano l'• or1odos::..ia» di Lenin e di Kaulsky come manismo. La discussione intorno al libro di Korsch, che appariva pm amen te !co– rica, prese rapidamente un contenu1O piuuosto politico. L~,strategia comuni– sta nel mondo ciel dopo-guerra compor– tava la partecipazione ai governi sQcia– listi, ogni volta che ciò era possibile, e la rivolta rivolu.tionaria quando le circostanze si prestavano: ma ~ub1 una sconfitta decisiva in Germania al tem– po degii avvenimenti politici del 1923. Ne risultarono delle nuove e.risi nello interno del parlito comuni~la. Compar– vero tendenze destre e ultra dcs1re, si– nistre e ultra-sinistre, che si dispu· iarono il controllo delle cli,·crsc orga– nizzazioni nazionali della Tcr-.t.a Inter– nazionale. Se un tale o tal'altro gnip. po deviava dalla linea ufficiale. per quanto incerta questa fosse, nmiva su– bito attaccalo, non per la differenza tattica, ma con l'accusa di csser-.i allon– tanato dal marxismo stesso. E quando Korsch attaccò la politica c.::,munis1a dopo gli eventi del 1923, si ,olle \ 1 ede– rc in ciò la conseguenza della sua po– sizione « eretica II clelinc3ta in • Mar– xismo e Fil~soria ». M3 solt3nto nel 1926 Korsch e il suo gruppo rurono esclusi.

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