Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

to che c-ostitu!scc il suo modo di si– gnificazione con la realizzazione dei suoi j)rogetti in una prassi totalizzan– te. Le strntture sociali o nevrotiche, es• scndo dì competenza del pratico-inerte, :..ono in1eriori1.2ate dal soggetto che le nssume pç:r superarle nel suo progct· to In cui realizzazione costituisce nuo· ve ~lrutturc (7). Per gli strutturalisti, al contrario, sono le strutture che dan· no il signilicato e costituiscono il soggetto come •l'immagine speculare» i 9). Per noi, dando un secondo signi· ficato di questa discussione, queste due concezioni sono complementari. Noi ci associamo all'opinione del Mucchielli \4): cVi sono significazioni diverse, significazioni cambiate, ma non vi sono significazioni senza un soggetto - o, più generalmente, un csscre vivente per il quale esse esi· stono•. Infine, - cd è questo un ter1:o ~ignificato elci presente scritto - noi desideriamo fondar1:: sulle scienze u· m::me e sulle filosofie contemporanee la concezione che si fanno dell'uomo i libertari dopo Stirner. Per noi. l'uo– mo è un individuo. Lo ~capo di que– sto articolo è, infine, quello di fondare in diritto ciò che io chiamai precedcn– lt!rnente il senso oggeuivo dell'uomo. Come abbiamo scritto altrove,. con– cediamo a roucault che l'Uomo non esiste per la ragione che esistono solo degli individui, ma affermiamo con· tro di lui la priorità del soggetto. Noi :·ifiutiamo di dissol\·erc l'individuo in un «certo 11011 so che- che lo costi– t·.1irebbc e lo mt10,•ercbbc, anche se quc~to ~certo non so che• siano le strutture ddla società o il •Ciò• freu– diano. Avendo, r.ome spero, dimostrato '-ufficientemente che il significato è dato agli oggeui e alle situazioni dal soggetto, possiamo affrontare l'argo– mento circa i meccanismi di questa attribuzione di significato e tentare di risolvere il problema della connes• sionc dei differenti livelli di signifi– cazione gli uni sugli altri. Pcrchè un certo individuo dà ad una certa «ge– s1alt » un determinato significato? In questa nccrca delle origini del significato, incontriamo subito il cor· po, e questo a tulli i livelli. Abbiamo visto che, per aversi signi· ficato, è necessario che il reale con· tinuo sia frazionato in fonne situate in uno spazio orientato in rapporto al proprio corpo, essendo questo spazio strutturato col campo della coscien· za. Questo campo di coscienza è sotto la dipendenza del corpo in p;trecchi modi. E,;so comprende il mondo attorno al corpo. essendo que· sto il centro ed apparendoci gli oggct· ti sempre in prospettiva. La s1ruttura· zione di questo spazio è 1>0ssibile sol· tanto pcrchè il corpo ci fornisce dei punti di riferimento, delle assi coordi· nate. Ciò suppone che noi siamo in[or mali ad ogni momento della posizio· ne del nostro corpo in rappono al si– stema di coordinate del nostro spazio vissuto. lo posso percepire l'alto ed il basso, quando sono in posizione oriz- 1.ontalc, soltanto se conosco l'angolo del mio corpo con la verticale del mio spazio vissuto. Parimenti, le distanze, i tempi, sono vnlutati in funzione del· le difficoltà che ho per raggiungere gli oggetti. Questi problemi sono stati benissimo e dcfini:ivamcnte spiegati da Mcrleau Ponty (3), al quale rinvio il lcttort. Il corpo s1 manifesta nel fatto stes– so eh,;: lo spazio i! strutturato e orien· 483

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