Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

del .soggctlo che ha un <;igni[icato per lui. Questo significato è <;<'omponibilc in diversi livelli di signific:1zione. Prcn· diamo, per esempio, il JiJ1guaggio, poi– chè è nel lingu:'.l.ggioche i diversi livelli appaiono meglio. Una parola ha, in u– na data lingua, una molteplicità di si– gnificati che sono comuni a tutli i so~getti parlanti quella lingua. La pa– rola '(cane•, in francese, ha un certo numero di .,:;ignific:' .l.li comprensibili da tulli i soggclli che parlano francese. JI conteslo di questa parola designa il si– ~nificalO in una data frase. Esempio: J I «cane• è carnivoro ...:. Un «cane• di fucile - Una vita da «cane•, ecc. Pos– siamo qualificare ouesti significati co– me oggeuivi, poichè essi rinviano ad oggetti determinati senza ambiguità. i\fa se un soggetto dice: «il mio cane ...• ciò ha per lui e per il soggetto che lo ascolta risuonanze afletliv(• particolari a ciascuno. L'uno, dicendo «il mio ca– ne...• vorrà significare: «Questo mcra– viglio..,o amico che :.imo tanto», e l'al– tro capirà: «Questa sporca bestia che ieri mi ha morso ... Quesli due signifi– cati ~ono contradittori e strettamente individuali. Ciò che ho detto della frase è altrettanto vero per l'oggetto stesso. 11proprietario di an cane e la sua vit· lima r~agiscono difrcrcntemcnte alla vis1a dell'animale. Il cane avrà per essi due significai i nett:1mente opl)Osti. Lo stesso ~IV\·icncper una situazione più complessa, un:1 classe sociale per esempio. La situazione del borghese o ciel prole1ario può C<:seredescritta og– ge11ivamente dall'economia poli1ica; sarà \'iSsuta molto difforentementc da un presidente dirci torc generale e da un operaio, ciifferentemente da due di– \'Crsi operai (per esempio un rivoluzio- 482 nario ed un 3Jtro 1'41SS('gnatoalla sua cr-ndizione), vissula ancora differer.tc – mentc da un economista che ne fo og– gcllo di studio, diversnmente da un cccmomista marxista e <b uno libera– le. Vediamo dunque rivelarsi tre li\'elli di significc1ti: il slgnif!cato oggettivo, che corrisponde :'.I.Ila coscienza di una immagine (gest.:tlt) come abbiamo vi– sto prima; li significato sociale, identi– co per 1u11: i soggetti di uno stesso !!'ruppo sociale; il slgnifkato indlvlclua– lc, parlicolarc ad un dato soggetto. Il livello che io ho chiamato oggettivo è tale solo pcrchè la totalità ùci soggetti normali str-ullurnno identicamente lo spazio, ma hasta intossicflrc un sogget· 10 di mescalina perchè questo livello sparisca e .. j confonda con gli altri in una soggettività pura r;:tdicalmentc in– comunicabil.'!, come è incomunicabile il mondo della follia (il pazzo può de· scriverci le sue allucinazioni, ma noi non possiamo comprenderle in questo c;enso percht! una «voce• allucinatoria non esiste per noi; solo la nostra riflcs· sionc e l'analogia clcl!'alh1cinazione con i nostri sogni con~entono al psichiatra di tradurre l'allucinazione in un lin· guaggio comprensibile al normale). Co– lui che ha preso della mescalina non vede ciò che noi vediamo e le sue rea– zioni ci appaiono ;1ssurdc. Quanto alla della discussione sul significato, essa ha, per se stessa, un senso, o meglio, ne ha parecchi per l'autore di queste righe. li pensiero fi– losofico francese è anualmente, nel 1967, dominato dalln cli~puta fra ciò che si è soliti chiamare e~istenzialismo e lo strutturalismo, rappresentati ri– spettivamente da Sartre e Foucault (8). Per gli esistenzialisti, molto schematica– mente, il significato è dato dal soggct-

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