Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967
Quanto al famoso messaggio che doveva essere rivelato al mondo dopo mezzo secolo, cioè nel maggio di quest'anno, il buon senso di papa Gio– vanni. che era a conoscenza del contenuto, pensò bene cli archiviarlo. Sarebbe come a dire scaricando il grattacapo sulle spalle del suo successore, il quale, a quanto sembra, ha tutte le intenzioni cli farlo dormire ancora negli archivi. Salvo, forse, che la Russia non voti ufficialmente una legge (e non importa se poi in pratica resterà puramente formale) che dichiari una certa libertà religiosa entro i suoi confini. Sarebbe sufficiente per «di– mostrare» che la profezia celeste si è avverata.. Ed è forse per quPsto cht: da qualche tempo si verificano certi idilli e certi approcci non troppo ortodossi. Sembra, quasi, che :-:i faccia il possibile perchè tale desiderio - cioè l'ufficiale dichiarazione di religiosità da parte del parlamento sovietico - divenga una spettacolosa realt~1. Rimane da spiegare il fenomeno del « sole impazzito», che si è pre– sentato durante le apparizioni; poichè, come tanti mortali, sembra che an– che il sole vada incontro a periodiche crisi da manicomio; e non si sa se per colpa propria, oppure per co.lpa cli un periodico contatto con l'atmosfera terrestre ... Comunque, non si tratta di un fenomeno che appare solo ai cre– denti cattolici, e perciò non lo si può considerare un preavviso divino. Re– lativamente non è raro, e sicuramente vi sono in gioco particolari condi– zioni atmosferiche, tra le quali la principale sembra essere la presenza cli uno stretto alone intorno al disco solare. Anche l'alone solare non è raro; sembra tale perchè di giorno non è facile scorgerlo senza l'aiuto cli uno schermo; così è probabile che l'« impazzimento del sole sia ancora meno raro; e non viene notato per il semplice fatto che nessuno si sogna di guar– dare il sole nel suo pieno splendore; poichè è naturale che per essere vi– sibile ad occhio nudo, il sole deve essere alquanto schermato da llll certo spessore atmosferico. Grecia simbolica. - La democrazia è nata nell'antica Èliacle, vivente ancora Socrate; ed è un presagio inquietante che in un'Cra altamente scien– tifica come la nostra, la stessa Grecia, che nel passato fu appunto la culla del primo pensiero scientifico, si sia rivelata l'assassina del « demokratos ». Veramente la democ-razia fu già soffocata più di una volta nel passato; ma nell' «assassinio» ellenico, dato che, come abbiamo detto, sul suolo greco fiorì per la prima volta un mondo democratico, un certo presagio sim– bolico potrebbe paurosamente sussurrarci che questa volta è proprio il prin– cipio di una fine definitiva; appunto perchè, tale vera fine, non poteva altro che essere annunciata da una novella Cassandra, e certo non armata di soli simboli. Certo che, uscendo dal castello dei .simboli, e con la ricchissima espe– rienza che ci ha offerta la storia, da quando la cicuta rese ancor più grande la .statura morale cli Socrate, fino ai giorni nostri ricchi anch'essi cli veleni 467
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