Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967
Nei sogni. ad esempio, per quanto siano incongruenti. ridicoli. ango– sciosi o irrazionali gli eventi onirici. questi hanno sempre una rela::.ione con la realtà vissuta e osservata. per quando sia deformata o strabiliantt. Non solo una relazione con la realtà oggettiva. ma pure soggettiva, cioè in relazione alle nostre idee o immaginazioni. ai nostri sentimenti o con– cetti coi quali dfamo un significato o vogliamo interpretare il mondo in cui viviamo; sia che tale interpretazione sia esclusivamente nostra. originale. oppure che sia stata accettnta passivamente da altri insegnamenti. Inoltre è psicologicamente interessante il fatto che la fìgura della ma– donna (della madre per antonomasia) predomina nelle apparizioni cosidf'tte celesti; soprattutto quando i protagonisti veggenti sono dei fanciulli costret– ti a vivere in solitudine, raccogliendo legna lungo i pendii montani, oppure nel curare qualche gregge. Cioè l'espressione «visiva» di un inconscio desi– derio di protezione, entro un suggestivo silenzio naturale. Però nel caso di Fàtima. si fo notare che nei succes:sivi «appuntamenti» che la madonna diede ai tre pastorelli, i credenti che assistevano al colloquio non videro la madon– na. D'altronde una « apparizione celeste» contemporaneamente avvenuta per un grande numero di persone, non si è mai d:1l:1;e non può mai avve nirc poichè è psicologicamenle impossibile, mentre possono essere possibili fanatismi collettivi di altro genere. Tullo questo implica pure che le apparizioni celesti conoscono solo una parte della geografia. Preferiscono, anzi hanno un'esclusiva preferenza per i paesi latini; non solo, ma se la madonna parlò in francese a Bemardette Soubirous, e in portoghese ai piccoli pastori di Fl,tima -· quando tali lingue non erano proprie dell'antica Palestina, anzi avevano ancora da nascere - il fotto diviene ancora pili incomprensibile. Ma in merito potrebbero farci osservare che al potere divino tutto è JX)Ssibiìe.Sta bene, ma in campo psi– cologico sarebbe pure possibile dedurre qualcosa di non troppo divino. Quello però che scricchiola un po' troppo nell'evento celeste di Fàtima, è la grandiosa «conversione>> della Russia sovietica annunciata dalla ma– donna proprio nel 1917, cioè agli inizi di un concreto comunismo ... E' tal– mente stridente, anche per un comune buonsenso, che fa rendere dubbioso lo stesso credente non appena abbia una certa cultura e un po' di coscienza ragionante. Si tratta di una stoffa nera cucita con del fi!o bianco, ai fini di dare almeno qualche briciola di C'redibilità alla commedia nata in quella misera landa portoghese. E di qui, sicuramente, l'abile e cauta risposta del teologo sopracitato e che accompagnh il pontefice nel viaggio spettacoloso. Eppure, si obietterà, questa potrebbe essere benissimo una prova di– vina dei fatti avvenuti, poiclaè cosa mai ne potevano sapere della rivoluzione bolscevica quei poveri paslorelli analfabeti? E invece ne potevano sapere abbastanza: difatti fìn dalle origini del socialismo, nelle parrocchie era al– l'ordine del giorno l'avvertimento di stare s~mpre in guardia contro un si– mile e diabolico nemico (anche se poi il « primo maggio» lìnì con l'essere aggregato alla falegnameria di S. Giuseppe ...). 466
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy