Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967
Gennain non era né un pessimista, nè un indifferente. Era, al contrario un allegro e simpatico compagno, amante del ridere, e sempre disposto a fare qualche piacevole burla. Una delle sue burle pili celebri, che fece coadiuvato dal suo simpatico amico il caricaturi– sta Hcnri Monnicr (burla che fece non poco scalpore e che provocò non pochi sorrisi a ... denti stretti), fu quando inaugurarono il monumento alla memo ria dell'accademico sconosciuto, un giorno di ricevimento all'Accademia Francese ... Per una spiccata simpatia montmar– troisc, cominciò ben presto a frequen– tare la compagnia dc La Vache enra– gée: Jules Dcpaquit, Rogcr Tozini e Maurice Hallé (vi fece anche il came– riere per alcuni mesi); e per le sue idee pacifiste e il suo anticonformismo si legò ben presto con gli amici del «Ca– nard enchainé». Anzi, fra questi, strin– se subito una fraterna amicizia con l'altro «vicil anar» Jules Rivct: il più affascinante dei compagni, il più fedele degli amici Era cosl sentita in lui que– sta amicizia, che qualche volta, quan• do gli prendeva il ghiribizzo, si alza– va verso le tre o le quattro del mattino, e pari iva dalla via Croulebarbe, per an– dare a piedi, con la sua gamba rigida, a farsi offrire una colazione e passare una mezza giornata assieme con Jules e Yvonne a.... Quincy-sous-Sénart. Una camminatina di una venticinquina di chilometri. Proprio così! Via Croulebarbe! Tn verità, questa slrada era proprio diventata un luogo di piacere per i 1;uoi amici. Bisognava vedere che cosa era stato capace di fa– re in una trentina d'<1nni,di questa sua casuccia affittata stanza per stanza, rinlramezzata, ringessata, ammobiliata 436 e decorata, e tutto fatto da sé stesso con le sue proprie mani. E non parlia– mo del suo atelier: un'oasi di buon gu– 'ìto e come accogliente! Ma attenzione, che gli amici abituali a coricarsi di buon'ora non vi si fosse– ro avventurati sul principio di serata. Correvano il rischio di non uscirne pri– ma delle due o delle tre del mattino; e il più bello quasi senza accorgcsene, tanto le ore scorrevano veloci e piace– voli nell'ascoharc le innumerevoli sto– rie sbalorditive e tutlavia veridiche che egli raccontava con un suo brio par– ticolare, lutto frizzi e tutto umore. Naturalmente, si cominciava per am– mirare le sue lele più recenti, e, in se– guito, le sue curiose collezioni: cande– lieri di rame, vasi luigi-filippardi, opa– line, ceramiche, cartoline postali 1900, e la pili importante di tutte, poichè era stato il primo a pensarci durante la guerra 1914, quella dei coperchi delle scaiole di camembert (6): circa sei mila. Fu veramente con la morte nel cuore che dovette abbandonare la via Croule– barbe, quando si cominciò ad abbatte– re tullo intorno, per costruire il primo grattacielo oi Parigi: ventuno piani! In– dubbiamente da allora si è montati molto più in alto, per quanto forse non si sia arrivati a far niente di pili brut- 10! Andato ad abitare nel Boulevard CU– chy, nell'appartamento assegnatogli d'ufficio, non riusciva ad abituarsi in questo rumoroso quartiere, dopo i tren– l'anni di calma passati nella via Crou– lebarbc. Poi cominciarono i giorni dif- (6) camcbcrt - Formaggio grasso fabbricato a C1uncmbcrl (Ome), e vendu10 in scatolette ro– lond.: con curiose e dìffcrcnli dccorai:ioni.
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