Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967

poturo costituirsi grazie alla distensione internazionale. I suoi partiti e i suoi uomini sono reduci dalle opposte sponde della guerra fredda e la nuova politica ha potuto auuarsi accantonando i vecchi problemi della tensione internazionale e portando in primo piano quelli del nuovo capitalismo italiano. Questa coalizione non potrebbe soprav– vivere ad un ritorno della guerra fredda e tantomeno calda. Questo lo sanno i suoi avversari del centro destrismo che puntano soprattutto sulle crisi internazionali e sull'oltranzismo atlantico. Di fronte alla guerra del medio oriente il governo di centro si– nistra ha dovuto accusare gravi lesioni interne. I reduci della fedeltà atlantica e quelli della fedeltà moscovita parlavano un linguaggio com– pletamente diverso, sensibili al richiamo della loro provenienza ed i ministri han preso una linea cauta per non compromettere tutto. I comunisti dal canto loro cercavano di far breccia nelle contrad– dizioni del governo puntando sull'ala più autonomista nei confronti dell'America. Se la guerra si fosse estesa, una nuova linea autonomista di sgancio dagli impegni militari sull'esempio gollista, avrebbe per– messo il loro inserimento nella stanza dei bottoni, magari attraverso le pone del vaticano. Questo gioco delle parti nella lotta per il potere, era del tutto naturale e scontato. Quello che amareggia sono le profonde ramifi– cazioni cli'esso conserva ancora nell'opinione pubblica e nelle masse popolari. Sono le ramificazioni di quel male che ci dà le vertigini del passato. ALBERTO MORON[ RicordiamO'. agli abbonati ed ai lettori che il prossimo numero della rivi– sta - come negli anni precedenti - sarà distribuito in settembre e sarà di novantasei pag"ine (N. 8 - 9 agosto-settembre, pag. 449-544). 387

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