Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967
alla strullura psicogenetica: un codice di limiti e di possibilità, di ~llitudini e di bisogni, che varia, per rascita, da individuo a individuo e da <.ui questo r,on può prescindere senza «snaturarsi~. Quando si parla di libertt\ !->i confon– dono spesso due cose diverse, anche se complementari: una libertà negativa (liberlà-da) ed una positiva (llbcrlà-dj), un punto di partenza ed uno di arrivo, un'aspirazione con una capacità. La pri– ma è uno stato di non.soggcLione: con– cepita come autosunìcicntc, si estrinse– ca in una serie di tentativi di svinco– lars: da ogni limitazione. Invece, una libertà completa è anche capacità di sapere fare ciò che va fatto. Non vale nulla gridare abbasso ques10 e quello se non si è capaci di fare senza di questo e senza cli quello. Ma di fare che cosa? La libertà ha un contenuto umano solo se inte~rata dal senso morale, che è la coscienz.:. (naturalmente sponta– nea) di ciò che va fotto (dovere) per il bene proprio nel quadro del bene comune. Ogni altra forma cJi libertà può "delinquere•. Libero quindi non è colu; che si rivolta semplicemente, ma colui che è ca1>ace di vivere e vive ;.rntonomamente e nel rispetto dei pro– pri simili. Praticamente, la libertà è la capacità di realizzare cd essere se stes– si, cioè la propria unicità nel rispelto delle unicità altrui. Ecco perchè bisogna andar molto cauti quando si parla di liberlà. Che cosa, dunque, deve intender,i per li– bertà sessuak? La risposta a questa do– manda l! fondamentale. E le risposte sono 1an1c quan1i sono i concetti di li. bertà e i }!radi cli questa, Amitutto è d'uopo chiarire che quando si parla di libertà sessuale specifica (come at– th'ità dei sessi e loro immediati rifles. 426 ~i) ci si riferisce a quello che io de– finisco paragcnitale. La risposta più spontanea e quindi più frequente che si dà si basa sul concetto primitivo del. la libertà, cioè « la JX}ssibilità attuale di soddisfare senza limiti i propri im– pulsi sessuali (dal coito alla passeggia. ta sentimentale), quindi di scegliersi di volta in volta i compagni, i mezzi e le circos1am;c adatte alla 5-limQlazio– ne e alla piena scarica cmot iva ,., Chi però pone al di sopra di tulio tale !.co. po (del piacere a ogni costo) è capace di tutto: perfino di uccid(!re ove oc– corra e se non gli manca il coraggio Tale libertà sessuale indiscriminata è po1enzia1a dall'assenza d'inibizione. Lo uomo vi tende naturalmente (ed è co– me dire che tende alla propria esclusi. va felicità): se le strade individuali non avessero modo d'incontrarsi e di osta– colarsi a vicenda, basterebbe affidarsi al proprio estro e tirare c\rillo ... Ma ~inche qui la legge della dualità fa ca– polino: indivicluo.collettività. L'uomo può raggiungere la pienezza della pro– pria esis1enza e della propria felicità anche indipendentemente da una socie. tà, ma è proprio la libertà amorale che ha creati i orivilegi - cioè condi:,,ioni e strumenti di masrniore godimento - e le leggi per prote22erli, cd è venuta a prcscniarsi come peccato, (Olpa, rea- 10. ma solo oer i sudditi, per le masse, per i non orivileùiali. La libertà amo– rale (ricerca e siodimento di non-sogge. ,ione sel17>l innuadr~t11r~ morale) con. sen 1 a l'ugumdianza del rischio ,;;olo al– lo stato animale. men1re a quello urna. no produce ,;;ervi e oadroni, peccatori e sncerdQti cli dio. oaradisi artificiali e mn.cchinr stritolatrici dei ribelli. Una libertà sessuale situata in una inquadratura morale della condotta, cioè nel contesto totale del comporla-
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