Volontà - anno XX - n.6 - giugno 1967

con ,;sultati meno brillanti dal punto di visla affellivo. "Eppure la vita di quest'uomo c1·a dominala dal pensiero della donna!» si trova scritto nel romanzo. Dopo qualche mese di vita a Milano, Giovan– ni, abituato apptmto ad una ,,ita falla di torpide fantasticherie e idealizzazio– ni riguardanti l'altro sesso, trovandosi alle. prese con una vita intensissima che lo distrae dal suo mondo e alle pre– se con donne che gli si offrono fretto– lose addirittura mentre è impegnato in convegni di lavoro (questo trano del film, a dir il vero, ricorda spiacevol– mente l'avanspettacolo), si sorprenderà nell'impotenza e solo il ritorno in Sici– lia verrà a restituirlo alla sua ormai radicala dimensione ... vegetale. Per· la prima parte - quella che illu– str·a la vita famigliare e sociale di Gio• vanni in Sicilia - Lattuada si è allcnu. IO scrupolosamente ullc descrizioni di Brancali (tra l'altro, molte frasi del romanzo sono stale inserite integral– mente nel film). Per la parte riguar– dante la vita milanese del portagoni– sta, il regista ha adottato descrizioni di g~JSto vagamente felliniano: vedi i personaggi del grosso industriale e del candidato al premio Nobel che appaio– no immersi in una luce quasi suJTeale. Vi è infine da notare che essendo « Don Giovanni in Sicilia» tutto imper– nialo su un personaggio, la scelta dèl protagonista non doveva costituire un fattore trascurabile. Lattuada invece di cercare un buon attore comico si è af• fidato ad un pur bravo macchiettista quale lando Buzzanca dalla comicità troppo epidermica e così lo ~peuatore esce dalla sala cinematografica con nella mente l'immagine di James Tont, ~ia p,ure un James Toni in chiave si– ciliana. IL TIGRE « Un padre di famiglia si alza dal letto, si n1de la barba, si •,est e, ma, uscendo dal portone, inciampa e cade». E questo non è che l'inizio cli una del• le originali ed esilaranti vicende che, :,:tando a quanto abbiamo visto ne « 11 tigre», Dino Risi, con la complicità di Gassman, sta probabilmente preparan– do per gli schermi. L'uomo maturo vdlcilario che pre– tende di reinserirsi in un mondo (ci riferiamo al mondo giovane, per usare un accostamento oggi alla moda) che le leggi del tempo gli precludono ormai dcfinitivamen!e è stato cucinalo e ricu– cinato in tutte le salse (ricordiamo, tanto per fare due esempi. «La voglia matta» di Salce e « Fumo di Londra» di Sordi), ma Dino Risi non aveva mai raccontato una storia in merito e, so– prattutto, non l'aveva mai 1·accon1ata con la collaborazione di Gassman e al– lo,·a ecco « li tigre», la storia di un di• rigente industriale di successo che di– viene l'amante di una coetanea del pro– prio figlio e che, attraverso l'esperienza amorosa ocn la ragazzina, si accorge di non avere i mezzi per adeguarsi al mondo giovane e di non essere un li• gre, come lo definiscono i suoi dipen– denti, ma un comunissimo uomo di mezz'età portato a 1·iconere ai mezzuc– ci per nascondere alla moglie la pro– pria relazione extraconiugale e, soprat– tutto, timoroso del futuro. Originale, vero? A vedere questo film, scmb1·a che per Risi, dal brillante «exploit» dc « 11 sorpasso» ad ora, siano trascorsi se– coli di frenetica altività per cui oggi egli si ritr0\ 1 i logicamente boccheg– giante. E' inutile venirci a parlare di com- 375

RkJQdWJsaXNoZXIy