Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967
mensamentc ingenui: coloro che ne avessero conservata l'uniforme .. Ma . come si fa? .L poveri, coloro C'he ne erano stati ves1i1i. calzati, che 11011 ave– vano molte cose da scci:::lierc, e che conservano ancora qualche traccia della loro permanenza in questo corpo maledetto, si fecero facilmente ,·eperi,·e cd arrestare. Se 11011 avevano più l'u11iformc, spesso avevano au. cora le scarpC', i godillots denuncialori (così chiamati c!.,1 nome del fab– bricante di forniture rnilit;tri Alcx:is Godillot). Chiunc1uc portava dei godillots era arrc~tato. Guarda nazionale della Comm1111e o della re:.idcnzn. ciù 11011 aveva alc•11na impor·Janza. Ilo rnccolto, a questo proposito, da uno dei miei più vccc·hi amici. Frnncis Privé, una tc:,timonianza spaventevole. Mi raccontò che 11clla rnallinata del lunedì 29 mag:14io (erano giù dun– qur ormai venlitptall"ore che la lotta era finita) ep:li. errante in cerca d'un rifugio, rasentava la via Clwronne. Di colpo, si trovò in foc(·ia :id un as– semhramc1110. Si arre:.tù! Su due file: davanti alla bottega d'un carbo- 11aio, una dozzina di uomini, di prigii,nicri. allcndcvano. Nessuno di essi era in uniforme. Tutti erano ve:.titi con delle vecchie giacche. vecchie bluse da soldalo alle quali erano Slati strappati i lllelli. A qualche passo dalla bo1tega dei sold:11i con [ucili punlati, e davanti ai prigionieri un giovane ufficiale munito di una bacchetta. Privé :,i avvicinò quanto pii, gli ru 1,ossibile. Vide che qu.11110 aveva in mano il giovane ufficiale. non era allro che una bacchct1a da fucile. - Andiamo! egli gridò. Tutti quelli d1c h:111110 dei godiJlots. avanti! Avar11i, vole,•a dire stendersi ,.;ulln mostra della bottega del c·arbonaio. Nessun si mosse. t·ufficiale rinnovò il comando. e poiché nessuno ancora si movev:1. passù sfacciatumcn1e lui stesso in foccia, ai prig,ionieri, batlendo fortemc11- 1e sulle spalle dei disgraziati. - Andiamo, i godillots, al muro! E gli infelici, inquadrati dai soldati, rurono spinti contro la mostr:1 del carbonaio c focilati a bruciapelo. Non un grido, non un lamento. 11. CARNAIO DI CHARON 'E Ventimila morti. Questo è il bilancio delle corti marziali e delle ese– cuzioni avvenute nelle strade. Non siamo ('ertamente al disopra della ve– rità. Ogni colpo di piccone dato sul suo!o dei sobborghi p,uigini, fa ap– parire residui di ossami ormai secchi. Qualcuno i· ancora ricoperto di brandelli cli uniforme a cui :.ono ancora attaccati dei bottoni. e sui quali si scorgono ancora le. tracce dei galloni. Sono i resti dei fucilati della settimana tragica, sotterrali nelle fo-;sc scav.ite dopo la pulizia delle stra. dc, il giorno dopo l'ecatombe. Per averne un'idea esatta, basla citam un solo esempio, fra i tanti 308
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