Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967
Pa1is. Gli altri si fuC'il:tvano nella corlc slcssa. nC'I fondo. co111ro il muro ora tullo rovinalo dai proiellili. l."ho ro1o~rnfa10 qucslo mu1·0, un giorno tlt"'~linato a sparire. E 1 un doeunH'nto per i miei archivi. P(•1· quanto lt"' dimrnsioni della prima prova siano piuttoslo picrole. vi si dis1inguo110 mollo bene le lra(·(·e dei colpi di fuoco. Ournnlc quesH· :;cene dolorose. alle quali si doveva per forzn assistc- 1·c. qualche- ~iova,u~ :-oldalo restava seduto o :-:.drnialo sulla s<·nlinala a si– nistra. \ ·era stato fra loro.o qualcuno cl1t.· aveva trovato nC'l rido110 del IC'atro. il materiale e f,!:liaccc,:,sori che avevano sen•ito per le rappresenta– zioni del Frc•ischiil:. e di Co1111élio. i due ultimi spctlncoli dati all"Opéra. C' llV('V:lJlo pr<':.:.oi crani. le ma::.C'ltl'r·ce i drap1li dei faula~mi chl' appari– ~<-0110 nell'opcrn di \Veber. nella scena della fusione delle llallc. E così. poichi- e1-:-i. for5C' cn·dendo di celiare. ~e ne ::.ervivano. si vecl('vano sulla :-{•ala. :-oldati c·ol fucile fra le gambe. 1lr:ippc~giati cli sudari e con tcslc tli morto tf'11tc111rn111i e orribili. 11 ,-ole illuminava (ILWsli bianchi crani dalle orbite cupe che tc11tcn- 1rn\•ano Hl quc--.te uniformi rnililari. mentre che. di lanlo in lanto. una fuci– lala risona\a nel fondo della {'orlc. e dlC nwsti !!ru1,pi stavano attendendo il tiudizio i::omm:.11 io: un quadro tli strazianle orrore)). Non riteniamo an{unµ:erc una sola p:11·ola 11 (lut•sta testimonianza. I I. ~I U H O I " G O D I I. I. O T S » Q11t'~to odio r:,ort:1 1 e elci \ crsailh,is pc•r i godillnls, 11011 l· stato notato soltanto da Charles Nuilter (f,odi/101, ;;;ip:nifica la guardia nazionale). L1 ~uardia na.<:ion:de s·cra comporlala pili dtc croicamcnlc nei com– hallirnenti t·ontro Parigi. L"c,sploralore Gusta,•e Lambcrt e il piltorc llcn– ri Hcl!nault. che luli"c• due ne focevano parie. vi avevano lrovato Cra gli ahri una morte ~lorio5a, a lluzcnval. l.'esereito perii - una parie del– l'csereilo - aveva 11011dime110volato :1lla guardi11 nazionale il pili in~iu– rioso e il pili in~iustifica10 disprezzo. Emilc Ciffauh. un ami{·o. folto prigioniero dopo gli ultimi combatli– menti delle strade C' condollo a \'crsaillais. mi racconlìi che la maggiore socldisfazionc del colonnello che lo interrogò per 1111a set1i111a11a prima d"inviarlo davanti al ,·onsiglio di !!Herra. fu cl"inteqlcllarlo rul ogni piè 1'flspinto ~ulla sua permanenz:.1 ne-Ila guarrlia nazionale. - Andiamo. vediamo un po·. soldato cli Bu.<:cnval! gli diceva con sor– riso beffardo. li prigioniero doveva sforzarsi per contenersi. Il colonnello, invece trionfava. - Ah! è finita ora per i soldati di Iluzcnval. ì\'on siete pili liberi cli fare quel che volete. vero? Bisogna proprio convi,1cersi che d,d momento che L'esercito versoi/. l<ii.~ cntrù in Parigi, il suo primo pensiero ru quello di sfogare i suoi Odi profondi contro qucst'abborrita guardia nazionale. Ma come ricono::.cere coloro che ne :1ve,,ano fatto parte'! ln~cnui. im- 307
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