Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

Treilhanl. dirctton· il<"lla Pubblien A"'~islenza (:-:u.t moµ:lie andù il ;!iorno dnpo,. riportare i quarantamila frnm·hi rc--,1a1inella l'.1:5:1 , •• ). si rucilavu al Pa11thi•o11. do\e si condu.:.:e \1illiì·r(' per :1-.:;a.:i-inarlo <i in µ:inocrhio ,, ,.:u~li i-t•:dini. Si frU'ilava al Colli·µ:c de France su condanne pronunciale da un t•o111.111cla11({· installalo nella 1>ala ~inislra delrentrala pri1H'ipale. E si fuci– lav:1 nel nwn•nlo l\lauh<'rl. S,·i o :-elle cnrli m;irziali 1wr u11 .:0!11 ,1ut1rlier(•! In oµ:111111:1 di esse n,orti su rnorli. Soltanto nl l,tlll.Clllhour!,: :-i oltrepas:ai► il miµ:li:iio. A misura che avamrnvano. i\ el'i-aillai,:, i11 ..1albv;n10 da un punto alraltl'o qut·sli i-i11is1ritribunali rnili1;1ri. l;i cui :,ola runzione 1•ra di u(·cidere: la sen– h~nza 11011 <'Onta\'.:1. \ it·ino :1i grandi m:welli (il l.uxf•tnhourµ:. l'E(•ole mililairr. la caserma l.olmu. \laza,.:. b Ho◄1t1ctll"'. lf• Pt•rf•-Lad1:1ise. Ics BullC's-Chaumonl) nume. rosi 111:u·dli. di minore importanz:1. b\'c,rnva110 sordamente, con me110 sforzo e 111(•110 gloria. Come t•red('re dunque. (•osi conw afferma J\la:\.imc du Camp. che du– rante l:1settiman:1 trngit•a furono uccise sol1a11l<1~eim1la persone? Co~a fece– ro allora. durante otto g:iorni. lullc queste certi marziali'? L"OPEHA 1..·0pt'r·a slessa. fu tr:11-formala in puhhli,·o maC'cllo. Ch:1rlcs Nuitter. al– lor.1 archivista delr \c-adt'-rnic nationale cle musiquc, avevo t·onscrvato come lestimonianza irrefutabili· ckll<.• fucilazioni all"Opéra. u11.1 fotoµrafìa del mu– ro rovinalo dai proiellili. eo111ro il cp1: .. dc <'rt1no ,:;,t:ttispinti i disgraziati in– viati all:i morie. E avev:t :11whe fatto, in qualche linea commovente diretta a l.ouis C,tlll"I. autore tlramnrnlico. lil)l'Ctlista e autore di Guerre et Commu– m•. 1111 fedele quadro di ◄111c,.1i orrori. Diceva: (< l:Opl•ra era O('("UJHlla cb tl11c compagnie. 1·iM(•u1ia comandata da un prop.-io ('apitano. Urrn di e"'sc -,j t·ra in,;lallata tlalln parte dell'amminislra– zio111..•. valt~ a 1liH• 11<-l! 1 i11111wl►ill' di de;:tra entramlo nella COl'IC: l'altra, a sini~lra. ,wll'irnmobilc dell'e11trnt:1 (lt-1 11crso11alè. La corte era co111i1111:1mf'nk pien:.i d! gente aneslnla, e, ad ogni mo– rn<-1110. se ne l}Orla\'a delr:iltni. Cosa strana e incomprensibilt•. il rapil::1110 clell1immohilc dell"ammi11i– s1rn,.io11c. facc\'a rinchiuder(· ncllr cantine gli arrestali che gli crnno pre– sentati. mentre il c<qlilano (klla p:trlc del teatro invct·C. /i /oceua fucilare. Fra la ~ente arresl:11:1. v·crano 11er:,;.oncprc.:e C'0n le armi alla mano. Altre. arn:slalc a t•aa:~u·cio. nif'ule dimosln1v:1 che a,•e~:-ero preso parie alla lolla .. Ma si :weva cura di es:tminarc le loro i-Carpe. Se per disgrazia calza– vnno dcµ:li scarpo11i - de.~ µodiffols - cran perduti. Erano ritenuti in arre– sto e, secondo eh<' la fortuna gli facesse andare a de:,,lra o a sinistra, finivano in cantina o rucilati. Pcr<"hé? Non si i· mai sap1110. l prigionieri delle t'antine erano poi inviati in <1uakhc deposito cli 306

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