Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967
differiscano, se consistano nella privazione di certi benefizi, e nella in– vestitura di certi privilegi, anziché in vere sanzioni penali. Quando il cittadino sa che professando tale fede è uguale a chi professa una fe– de differente, egli non è più libero di mostrarsi qual'è, e si trova nel bivio dell'ipocrisia o del martirio. L'inquisizione negativa che crea di– seguaglianze sociali a causa della credenza, è riprovevole quanto l'in– quisizione positiva che punisce i dissidenti. La Costituente romaIJ.a promettendo nel decreto del 9 febbraio '49 garantita l'indipendenza spirituale del papa, non valutò le conseguen– ze di siffatta promessa, dalla quale mantenuta riverrebbe fuori il si– stema che si voleva abolito, Difatti cosa s'intende per indipendenza del papa nell'esercizio della potestà spirituale? S'intende che il papa, re– sti capo del cattolicismo per quanti credono nel cattolicismo e nel pa– pato? S'intende che in questa qualità abbia diritto d'insegnare l'idea cattolica, come il Rabbino insegna l'idea ebraica, il Pastore luterano l'idea luterana, il Panteista l'idea panteistica, l'Ateo l'idea atea? se questa è l'indipendenza spirituale del papa, la garentisce la libertà re– ligiosa, né abbisogna di garenzie speciali. Il diritto comune basta a tutelare il papato, come istituzione meramente teologica. Che se al con– trario si vuole garantita l'indipendenza del potere spirituale del parr per diritto eccezionale, si ricade necessariamente nel potere tempora– le, nella negazione della libertà di coscienza. In questo caso la garan– zia non può essere altro che la consacrazione dell'immunità politica del papa. E il papa politicamente immune è superiore alla legge giu– ridica, è l'uomo che può impunemente delinquere. Figuriamoci questa immunità nel centro della repubblica italiana. Riposerebbe sotto la salvaguardia degli altri popoli. cosl il sistema politico europeo segui– terebbe ad essere, come ora, composto di stati con personalità religio– sa. Ogni stato per vegliare al mantenimento dell'immunità promessa terrebbe ambasciatori particolari presso il papa, e il papa nunzi presso ogni stato. Il governo civile residente a Roma non avrebbe libertà di azione interiore, e l'essenza della società europea non sarebbe combia– ta. La fondazione della libertà di coscienza a Roma dipende dal fare precisamente il contrario di quel che fece la Costituente romana col– l'articolo 2 del decreto del 9 febbraio. Invece di promettere al papa garanzie speciali, lo si deve dichiarare soggetto al diritto comune. In– vece di mantenere la immunità al capo del sacerpozio politico, deve– si toglierla anche a lui, come fu tolta ai vescovi in tutti i paesi dove trionfò la rivoluzione. Siamo conseguenti. Quella autorità di testimo– monianza che chiamasi abusivamente potestà spirituale (lo spirito non è nè può essere in potestà di alcuno), la esercitano il papa non solo, ma tutti i vescovi del mondo cattolico. O abbiamo tosto a negare la immunità dei vescovi, o dobbiamo negare anche quella del papa. Se 292
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