Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967
dità di pensiero, e senza ::-crupolo di coeren1.a e d'onestà, non può che es– :-.erne screditalo; e tanto vale che quan to v'è cli anarchismo in loro porti al– tro nome. 1anta è la confusione di idee e di nozioni che in loro si manifesu. La società cli cui qui si discorre per– mette una circolazione delle - élllcs,. in grado assai maggiore a quante altre conosciute, e ciò fa sì che le persone di più alto ingegno e dotate di qualche dono particolare vi si possono integra· re e IX)SSono trarne soddisfazione, non fosse (o ironia!) che per esprimervi con una certa risonanza il loro disprez– zo per essa. In basso ed al margine della società non restano generalmen– te che i mediocri, e se fra c-:ssisi ri– tro\'a qualche ingegno o qualche ca– rattere superiore, esso è di solito mi– scono:sciuto e malvisto, proprio lì al margine cd al basso, perchè è precisJ.– mcnte dell'individuo socialmente ina1>– pagato il risentire la superiorità mora– le o intellettuale di un altro individuo non confondibile con quella tocietà a cui a torlo o a ragione si attribuisco– no tutte le male qualità. Infine, nella assenza di un proletariato o tl'un'altra classe resa compatta e affratellata da un'oppressione ovvia cd uniforme, ai refratlari non rimane più nulla su cui far leva, con cui moltiplicare le pro– prie forze, purificare il proprio ranco– re. affermarsi in una fede o bullarsi :n una battaglia generosa. ella Ru,;sia del secolo scorso lo avere intclletlo e l'occuparsi ,'i lettere o filosofia era quasi in ogni ca,;o indi– ce di spirito ri\'oluzionario rerchè la autocra1ia ed il suo ingente ~ppar.:ito hurocratico erano così poco accorti che :-.i appoggiavano quasi unicamente su metodi rcprc!-:sivi e trattavano apcria– mcntc quale loro naturale nemico ~gni ansia di espressione e di verità. Ma si– mili circostanze oggi più non !<.i danno; lo Stato e gli altri poteri temporali più non lasciano l 'eserci1.io dell'autorità spirituale in monopolio a una Chiesa o a chicchessia. Nei pac:si comunisti ogni attività artistica, filosofica o let– teraria è controllata e diretta dallo Stato, sebbene meno rigorosamente oggi che non dicci o quindici anni ra, mentre nei paesi cosiclelli democratici le medesime attività vcngon piegate e manipolale dai poteri economici. Ol– tre ad essere così statalizzate o com– mercializzate, esse sono pure tanto dif. fuse, moltiplicate e mescolate che più non vi si distingue la loro funzione e il loro significato originari, al punto che si crede ravvisarli proprio col.ì dove più sono assenti. Esse hanno pressochè cessato d'essere c.:sprcssion;:! individuale (e univer:salc ~1ppunto per– chè individuale) e servono invece la politica e gli interessi del momento, si impos1arono in eclettismi faciloni e S\'ergognati plagiari5.mi, lan della tecnica il loro nume, scimiot:ano le scienze o si riducono al li,•ello di una qualunque attività proclut1iv:1. I campi del sapere, delle nrli e della indagine non furono mai così estesi come oggi, nè mai c1Icontempo si no– tò tanta specializzazione in (,gnuno di essi. Non si può non rimanerne abba– cinato e sbigottito. Dietro ad ognuno v'è una forte organiuazionc, più o me– no apparente, ed il povero i11dividuo non ha contro di loro nessuna possibi– lità d'affermarsi, ed è giocofor,a con– fessi quanto è piccolo cd impolcnte. Per sah•arsi, per ritrovarsi. per acqui– stare fiducia in sè ed in altri individui dovrebbe anzi1utto s011oporsi a un pro– cesso di scondizionamenlo e diseduca– zione. Dovrebbe, rnnto per c.:ominciare, 281
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