Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

d'una di esse salirono al potere bolla– no con i titoli più infamanti f'gni ma– nifestazione che non sia d'O\ivia ed im– mediata utilità sociale. Quanto ai pae– si non comunisti, do\'e pure pcn,bte una lradizionc religiosa di tipo rcden• 1ionis1a ed un'altra di rispetto ·1ll'indi– viduo, si va diffondendo un'atlitudinl mista d'indifferenza, di paura e cli cli spregio verso quanti prendono la vita e se stessi sul scrio, osano p.irlarc di un destino personale e guardano le co– se • sub specie monalitalis 1>. La no– stra società non \'uol sentir parlare di morie non in senso intimo. csistcn1ia le; e men1re da filosofi e eia religiosi ,;;i considerava il vivere una prepara– zione alla morte, oggi si vuol conside rare la preoccupazionCj della morte co– me un'anormalità morbosa da curar.:;i con droghe, psicanalisi cd ormoni. La morte. ,che decreta la fine clell'inclivi duo, costituisce di fatto la sua forza maj!.giore giacchè, sapendo di morire e. pii sa dare alle cose il prezzo che han– no e si fo capace d'ogni rifiuto. le ge– nerazioni a \'Cnire sapran.no se la pres– ~ione vieppiù maggiore di tutto ciò ch'è collettivo riuscirà a rendere l'in– dividuo obblioso del proprio destino e dell'incrinatura esistenziale della sua mort:ilità o se sotto l'ullc.gria e il fer– vore comunitari egli si sentirà tetra– mente infelice e pauroso l'indagare le ,·erità che gli gelano il cuore. Nel tipo di civiltà verso il quale sia– mo trascinati e sospinti non si vorrà pili ncmm::rnco sentir parlare d'un con– Oitto rn1 società e individuo, ar_l,!ucn– do, se necessario, che si tratta d'una falsa anlimonia in quanto la società si compone d'indi, 1 idui e l'individuo si nttua e definisce solo per la sua posi– zinne e ru111ione nella società. Con sol– lecitudine che, ruorchè per la manca:,- za d'ogni cordiale sentimento, potrebbe dirsi materna, questa società si studie– rà di rendere ,·irtuoso e felice ogni suo membro. Essa \"Orrà che dascuno le sia adatto ed integrato. Spenderà sen– za esitazione il pubblico denaro e le migliori energie di quelli fra i suoi membd che avranno un maggior sen– so del pubblico bene per correggere i vari casi di maladattamcnto che si ,·er– ranno man mano presentando, finchè perderà la pazienza. Comunque, non è difficile leggere, dietro l'intenzione bc– nc,•ola che ostenta, l'attirudinc dura di chi \'Cde nel sopravvivere dei più a· claqi, e quindi nel perire dei meno a– da11i, una legge C\'Oluti\'a ineccepibile e Piusta. Non è intenzione mia qui spingere lo sgucrdo nell'estremo bigiore che può raggiungere un'um.1nità corporata, modellata su lun termitaio o, piuttosto, Hl quei parogoni d'economia e d'cff.– cicn,a che sono le macchine, fatte dal– l'uomo, ma senza una traccia della <:ua coscienza e della torbidezza distintiv:l dc-i suoi sentimenti. Ma non è difficile pre\'edere un tempo, giacchè già ci muo,•iamo nella sua ombra, in cui lo individuo si trover~ miseramente solo, senza conforto e senza grandezza, per– chè cs: -e.re individuo allorn ,orrà dire essere fuori dal genere umano, E' pos– sibile ancora. nella sofferenza, ne11'an– goscia e sull'orlo della disperazione, sentirsi, proprio in ragione di esse, c– minenlemente umani ed in compagnia d'uomini d'altri tempi, alcuni riverili fr'l i più grandi; ma già costoro si co– mincia a riguardnre come dei po,·eri dia"oli che non ebbero la fortuna di nascere in un mondo così bene ordì– rato e con tanti esperti come il no– stro: già si diffonde I.i convintione eh~ i loro tormenti spirituali r,on abbian 279

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