Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

pcrchè si acce li i questa o quella opi– nione non sarà grande, ma la pressio– ne perchè si adottino certe ,,ttitudini generali è subdola, sottile e, in ultima analisi, intransigente. Citiamo fra tali attitudini quelle verso la modernità, la scienza, il progresso, la ricchezza, il successo, il comfort, la novità, la com– mistione e democratizzazione delle cul– ture. Olt1·c al mondo interiore della riOes– sionc, del sogno e della spiritualità, ciò che più contribuisce a costituire l'in– dividuo nella sua singolarità è la som– ma delle sue esperienze formative, vo– glio dire il suo passato. Senza un pas– sato in comune o simile a quello del!,._. persone con cui vive, egli è fra esse uno straniero. e uno straniero cessa d'essere tale nella sua terra d'asilo o d'esilio solo nella misura in cui si spo– glia del suo passato o riesce a rarto comp,·enderc a quanti gli :-ono diven– tati più cari o più vicini. Uomini diver– si per il, loro passato e per l'educazio– ne riCC\'uta non si adattano facilmente gli uni agli altri; onde quelle stesse forze e quegli stessi interessi che han– no urbanizzato e cosmopolizzato la vi– ta, inducono. quando pure non impon– gono, una superficialità di rapporti ed un'uniformità di gusti. di concelti e di condotta, J)er cui tantd pili si sviluppa la socialità di tutti quanto più si rat– trappisce l'individualità di ognuno. T viaggi e gli spostamenti frequenti, il wstituirsi dello Stato e della scuola a tante funzioni e prerogative ch'erano prima della famiglia, l'istru?ione ob– bligatoria e la tendenza a renderla uni– forme. la dipendenza dei mezzi d'infor– mazione e di cultura dal potere politi– co, tecnico o commerciale, l'impazien– za delle burocrazie quando s'urtano al caso imprevisto e particolare, la pratica 2i8 stessa infine dell'idea democratica e la divinizzazione del present~ e del fu– turo, ecco tanti fattori che costante– mente mobilizzano i molti contro lo uno, agiscono come un ferro da stiro sulle gibbosità d'un induml.!nto, si fan– no persecutori spietati e finalmente convincono le loro vii.time c-he l'attac– camento al passato è sinonimo di male. el passato n1ttavia si radicano tutte le lealtà di qualche valor~. t: senza lealtà l'uomo non è più persona storica e morale, ma viene completamente as– sorbito dal transeunte, irritazione, pia– cere e strumentalità. La società è necessariamente olli– mista, nel senso che, poggiala sul suc– cedersi delle generazioni, deve credere nella solidità delle proprie basi. nella giustezza delle vie da lei scelte e nella bontà de.I suo avvenire, al!rimenti per– de il pi-oprio equilibrio, si ~fascia e pe– risce. Le sorti della societ:\ s'immagi– nano ma~nifiche e sempiterne, ma ben altro è il destino dell'indh·iduo, che si sente mortale e chiuso in :imiti angu– sti, e che alle sue sofferenz~ e al lo– P"orio degli anni non può :rovare va– lido compenso che in un'encrgfa e una armoni,1 soirituali non fornibili da ruo– ri L'indivicl'flO che medita sul suo dc– stinn flium?e di reP.:ola a conclusioni pessimistiche non solt,1nto 1iguardo a '-C stesso. ma ad op:ni cosa in nartico– lnre e all'intero universo. Egli scopre la vani!~ di ogni impresa e o:;truttura sociale, indovina la menzO!rna in quan– to h ._,_.,..;Plà affrrmn richiede o nro– mf'ltP Dove fiori,ce il pemiero indi- 11idu,1le. 1hlP!ico. filosofico o relip:ioso, ,.... v1cictà s'inclebofo:ce politicamente e piano piano si disintegra. C-on<:cidi <1ucs10 ratto, .12iacchè è grazie a una ta– le disintcPrazionc che hanno luo!!o le rivoluzioni, i comunisti che sull'onda

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