Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

l'indi\iduo dal non trovarsi solo di fronte alla natura, o esposto all'incon .. tro con altri suoi simili sconosciuli ccl oslili, ma si diffonde e si sublima in una varietà di rapporti che vanno dal– la celebrazione di una festa alla consu– matione di un funerale, da uno spella_ colo a una gara s1>0rtiva, dalle passio– ni del foro a quelle del merc::uo, da un lazzo e da una risata a tutta una vita dedicata all'acquisto del potere o della gloria. La Natura è madre perchè da lei ci viene la vita ed ogni nutrimento. Ma è pu1·c materca. Le leggi fisiche che la pcn•adono si compiono senza il mini– mo dguardo per la nostra persona e per quanto in lei c'è caro e prezioso. Il gelo c'intirizzisce, il troppo caldo ci asseta cd estenua, e fuoco cd acq_un e vento, nebbia, neve, tempesta e tor– mi.:nta, tutto ci può essere ostico e fa. tale. E ci sono animali che e.li noi vor– rebbero cibarsi, e \'eleni che ci pren· dono a tradimento, microbi e Yirus che ci abbattono con una mala1tia. Quando un dolore si fa particolarmen– te acuto e quando persiste tanto che si consuma nel combatterlo ogni no– stra energia, si arriva a considerare il corpo come un castigo, come cosa non nostra veramente, ma impostaci e da maledire. li troppo soffrire fa auspica_ re la rottura di. quel legame fra noi e l'essere che in tempi di salute e di be– nessere si avverte come condizione ne• cessaria alla nostra gioia e ~Ila nostra potenza. Pure la Società, a cui tanto dobbia– mo, 17UÒagire contro di noi. Ma lad• dove la Na~ura ci appare stupida e in– differente, 13 Società è perfida, cal– colatrice e crudele. La Società ha bisogno di tanto in tanto di un capro espiatorio per certi suoi pec- 2i6 cati o delitti che le grmano ~ulla co– scienza. Ai tanti istinti soppressi p<'T amor suo essa deve di tanto in 1anto trnvare uno sfogo e per questo fa della sofferenza di alcuni suoi membri uno spettacolo e un sollievo per mQ!ti. Una sua divisione in classi facilita la scelta delle sue vittime, come un ~i<;tema cli leggi e d'is1i1uzioni facilita l'c!>ccuzione dei suoi misfa1ti, dandole al ..:ontempo carattere sacro e solenne. Ma l'azione malefica delta società contro questo o quell'individuo s'esercita pure senza leggi o istitu?ioni ed al di fuo.-i dei rapporti di classe, in seno ad ognuna di esse, sia pure la più privilegiala e ristretta. La sua arma caratteristica è l'ostracismo, la pubblica condanna. Ri– gettando. pure solo a parole, uno dei suoi membri, è come se lo ponesse fuo ridei confini dell'umanità. TI ~t'ntimcn• to dell'onore è testimonio cli questo forza specifica, senza violenza, della società. TI disonore reca seco mie qua– lifica di morte che per sfoggirgli c'è chi non esita a ricorrere al ~uicidio. 11 sentimento del legame dell'uomo colla Natura si è og)!i estenuato. Quan. 10 alla cosciema dell'essere e dell'infi– nito può dire che sta per .,comparire, come n'è sintomo il successo di certa scuola, per cui quanto [,u dello da tanti pensatori sotto il dettame cli questa coscienza e intorno ad essa \'icn giudi_ cato un ammasso di proposizioni sen– za senso, diletto di fanulloni e mente– catti. Comunque, dove ancora s'espri– me il legame dell'uomo con la natura, non è già, salvo eccezioni, con un sen– timento filiale o riverente. La nalura è definita cosa bruta, senza rapp0rto con l'intelletto, gran depositario di ma– terie prime, substrato clell'istrumenta– lilà, puro oggetto per la facoltà inven– tiva e per l'opera fabbrile, per l'appeti ..

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