Volontà - anno XX - n.5 - maggio 1967

ca che in quella moderna (l'Impero macédone, l'Impero romano, gli sta– ti europei moderni sorti dalle rovine delle città autonome), il mezzo per stabilire dei monopoli in favore delle minoranze al potere, è im– possibile che essa possa venire impiegata per la distruzione di questi monopoli, Gli anarchici pensano dunque che consegnare allo Stato tut– te le principali risorse della vita economica - la terra, le miniere, le ferrovie le riserve bancarie, le assicurazioni ecc. - oltre alla gestione di ogni 'branca principale dell'industria ed, in più, tutte le funzioni già riunite nelle sue mani (educazione, religioni riconosciute dallo Stato, difesa del territorio, ecc.), significherebbe creare ancora un nuovo stru– mento di tirannia. Il capitalismo statale aumenterebbe soltanto i po– teri della burocrazia e del capitalismo. Il vero progresso si trova nel senso della decentralizzazione, territoriale e funzionale insieme, nello sviluppo dello spirito d'iniziativa locale e personale, nella libere fede– razione, dal semplice al composto, invece che nella gerarchia attuale cb;e va dal centro alla periferia. In comune con la maggior parte delle scuole socialiste, gli anarchici riconoscono che, come ogni evoluzione naturale, la lenta evoluzione del– la società è seguita di tempo in tempo da periodi di evoluzione accele– rata chiamati rivoluzioni; pensano che l'epoca delle rivoluzioni non è ancora finita. Ai periodi di rapidi cambiamenti seguiranno i periodi di evoluzione lenta, e bisogna trarre profitto di questi ultimi -· non per accrescere ed allargare i poteri dello Stato, ma per ridurli, per organiz– zare in ogni città e in ogni comune gruppi locali di produttori e di consumatori, come anche federazioni regioniali ed, eventualmente, in– ternazionali di questi gruppi . In dipendenza di questi principi, gli anarchici rifiutano di far par– te dell'attuale organizzazione statale e di sostenerla con la trasfusione di sangue nuovo. Essi non cercano di costituire dei partiti politici nei parlamenti e invitano i lavoratori a fare altrettanto. Di conseguenza, dopo la fondazione della prima Associazione Internazionale dei Lavora– tori del 1864, essi si sono sforzati di diffondere le loro idee direttamen– te nelle organizzazioni sindacali, e di spingere queste formazioni ad una diretta lotta contro il capitale, non avendo essi fiducia nella legislazio– ne parlamentare. SVILUPPO STORICO DELL'ANARCHISMO La concezione che è stata abbozzata di una società giusta e la sua tendenza, che ne costituisce la sua espressione dinamica, sono sempre esistite nell'umanità in oppoiszione alla concezione del governo gerar– chizzato ed alla sua tendenza, ed ora l'una ora l'altra delle dette conce– zioni ha prevalso nelle differenti epoche storiche. Alla prima concezione noi dobbiamo l'evoluzione, attraverso le stesse masse, di certe istituzioni 272

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