Volontà - anno XX - n.4 - aprile 1967
hanno esecrato ieri: in Italia ne abbia– mo fin troppi esempi! Il meschino, avvilito e c.ilpestalo, si reca da un medico, una bella figur.1 di scienziato, umano, libero pensaL01·e, rispettalo anche dagli spegnimoccoli pe,·chè dotto e perchè del medico, o prima o poi, tulli han bi<;ogno. Lo esperto conoscitore dei corpi e anche delle anime (pur negando a questi la immortalità) ascolta con pazienza i la– gni del perseguitato e ne J.vviene un saporito dialogo: « ... Vedo di che cosa si tratta; tu e il prete, - disse il dottore - volete la ragazza. Siccome lui è il piì.1 forte e il più deciso, se l"è presa. E' legge di natura; il più forte spoglia, elimina il più debole, e la femmina e la pred:l spellano a lui. - Lei scherza, eiettore, ma a me sta lacerando il cuore - Ragazzo mio, - interruppe il dot– tore con bonLà - io filosofeggio, non scherzo ... che cosa vuoi che io faccia? ... - Sono sicuro che se lei le par· lB.sse ... - lo posso ordinare ad A. questo o quello sciroppo, ma non. posso impor– le « questo o qucll'uvmo ». Vuoi che vada a comandare: Lei, signodna, deve preferire il signor G. E.?... Pretendi che vada a dire al rrelc, un fudJacchione che non ho mai visto: « Vuol farmi il piacere di non sedurre questa ra- gazza? ... - Ma mi hanno calunniato, dottore, mi hanno dìpinlo come un uomo di cattivi costumi, una canaglia. - No, non ti hanno calunniato. Se– condo il modo di vedere del prete e di quelle signore, tu sei una managlia; un cristiano che sui giornali vitupera abati, canonici, curati, pei·sonaggi tan– to importanti per comunica1·c con Dio 252 e per salvare l'anima, è una canaglia. - Lo capirei, se iQ fossi un uomo dai cattivi costumi, dottore. Ma la mia condotta è retla; non faccio altro che lavornre; non frequento taverne nè mi do ai bagordi; non bevo, non giuoco ... - Ragazzo mio, socialmente tu po– trai avere tutti i meriti, ma, secondo. la religione dei nostri padri, tutte le virtù che non sono cattoliche appaiono inutili e perniciose. Essere lavQratore, casto, onesto, giusto, since,·o sono gran– di virtù ma per i preti e per la Chie– sa non contano. Se tu sei un modello di bontà ma non vai a messa. non osservi il digiuno, non ti confessi, non fai grandi scappellate al signor curato sei semplicemente un mascalzone. Al– tri uomini ben più grandi di te, la cui anima fu perfetta e la cui regola di vita fu impeccabile, sono stati giudica• ti vere canaglie. Avrai sentito parlare di Socrate, di Platone, di Catone ecce– tera. Furono uomini celebri per le loro virtù. Ebbene, un certo Bossuct, che è la grande autorità della doltrina cat– tolica, disse che delle virtl1 di quei personaggi era lastricato l'inferno. Que– sto dimostra che la morale cattolica è dive.rs~ 1 da quella naturale' e da quella sociale. Vuoi un esempio? Se– condo la dottrina cattolica, io sono uno degli uomini più sfrontali che girano per le vie della città; il mio vicino P., che ha ucciso la moglie a furia cli botte e che LOn lo stesso sistema sta accoppando tnll.l figlioletta di dieci anni, per il clcrn è un'ottima pasta d'uomo, perchè adempie i doveri del bigotto e suona l'uficlcide 11elle messe cantate. lnsomma, amico mio, le cosf v;mno così. E pare che vadano bene, perchè ci sono migliaia di persone ri– spettabili che le r.pprovano, lo stato le mantiene, anzi spende fior di quattrini
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