Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967
terali» del fenomeno: l'istrione che urla e ges1icola o che comunque affascina con un fare e un dire che sanno di misterio– so, di mistico, di straordinario, e le folle «oppiate» che inneg~iano, osan. nano, si sacrificano. In ogni tempo la r<.'ligione è nata dall'incontro tra uno o più impos1ori e masse di sciocchi e illusi. La genesi delle di11a1ure • popola– ri ,. ha qualcosa di e!-Sen1ialc in comune con quella delle religioni. Aggiungiamo (termine terLo e •centrale•) le partico– lari condizioni di provvisorietà, di disordi• ne, di stanchezza, di sfiducia, di esaspe– ra,donc i.:d anche d'incremento dei mezzi di diffusione (stampa e soprattutto radio), proprie della fine della prima guerra mon– diale, ed abbiamo la 1rilogia in virtù di cui nacque e si consolidò il fenomeno pili psicologico che politico dd fas::ismo. Mus– solini avc"a costruito sulla paura e sulla credulità, !>ull'omcrtà e sulle «promesse messianiéhe .., insomma, a,·e,•a quasi fon. data una religione. Ma vent'anni sono troppo pochi per le cristallizza7ioni psichi– che a carattere « rcligioso•crcdilario •, per cui le stesse folle oceaniche che applaudo– no il « duce di Pic1z7a Venezia •. accolgo– no con frenetico entusiasmo le truppe ..1i– ber:.trici• e le nuo,·c ideologie. In fondo, Mussolini era stato campione del divismo politico e i campioni. come si sa, valgono finchè sono in auge. L'an:ilisi del dittatore. condo11a da Ca– milla Berncri. si ferma al 1932 ed abbrac– ci.i quindi il primo decennio dell'av\'cntu_ ra mussoliniana. M:i ci sarebbe poco o nuJ. la da aggiungere dal pun10 di vista psico– logico. Il capo primo ed unico del fasci– smo viene, direi clinicamcnlc, delineato negli aspclli essenziali e concomitanti del– l'impostore politico, del demagogo: attore, rel,!iSla. ttibuno, preteso demiurgo! Le lii• time paro!c dello studio valgono una pro– fezia. « La commedia dlvenla sempre più dramma1ica. Quale sarà la catastrofe?" (pag. 84). E' un grande politico Mussolini? Si chie– de il Berneri. La su:i risposta è .:-afferma– t iva cd è tutt'altro che un «complimen– to», giacchè uomo politico è colui che meglio sa recitare le commedie che piac– ciono alle folle. Non solo. ma Mw,solini rappresentò forse iJ caso-limite di un rragmatismo amorale e fin~ ·• se stesso. Cc lo dice lo stesso personaggio: «Ci pcr– mclliamo il lus'io di essere aristocrntici e democratici, conservatori e progressisti. rea7ionari e ri\'oluzionari, legalitari e illc– galisti, secondo le circostanze di tempo, di luogo e d'ambiente ... •· (pag. 60). Bcmcri segue il filo conduttore del suo fine intuito psicologico, ma non disdegna le l<.•stimonianze di gente che è stata o ~ vicina a Mussolini e Il! citazioni classi– che, sortendo un saggio cn.idito e docu– mentato che merita, oggi più che mai, di essere lc110 e mcdilato. L'opera è corre– data da tre elaborati minori dello s1esso A. e di tematica affine (Il fascismo, le mas!>e, ! capi; Considerazioni inattuali; Della demagogia oratoria) e da un'appen– dice del citato curatore (Camillo Bcrncri alla scuola di Prampalini) che traccia una linea biografica del soggclto dai primi cimenli giovanili all'adesione all'ideale a– narchico (1915). Il libro. infine, è inie. grato da un •Appello,. editoriale • che Il silenzio sia rollo e che in occ2slon~ del tn ..nteslmo anniversario della sua morte, C,unlllo Bernerl sia degnamente ricorda– lo,. (pag 8), da un'ampia e dotta • In– troduzione,. del curatore e da non poche utili note dello SICSSO P. c. ~fasini. Questa bre,·c nota vuole essere una per– sonale adesione al richiamo del gruppo di • A7ione Comune ». C. R. VIOLA 123
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