Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

va c·hr 4JUl'sli hra(·ciali era110 in d1...·1.)os1to a Pari:,:. pronti fH'J' e.:-s(•rf" appun– lali i,,ulle br:t(.'(·ia dei vitwilori. E nes:-1.111O sforzo pC"1·11asconll(•r(• il :,f>nso della t·ospirazionc. Og:i;i. t..~cc·oli in pieno sole. trionfolmenh• e:,:posti! Di– S.!!razia :1 chi sarà eia c-..-;i rieo11osci11to. :1rre.a1a10. sµi1110 dava111i al ploton{' tÌ" f'.-;rc·uzionc ! Tull.ivia bisogna lcular cli ,.;c(•11dere. di fu~~ire 11011 importa dove, ma fuµ:g:irc alla svelta. Ciii vediamo formarsi i drappelli. f'ntrarc nelle ca:,f' vicine e risorlire con anni SCflllC~trate, pa{'ch<'tti. priµ:ioni<'ri. Hi(.'ordo di<' ho con nH' df'llc rartf'. E dcli,• ,·arte c·ompro111clle111i. E in ca:so di arrcslo ... I-lo 1111 l:t.!(CÌ:1pa:5-1:1n~ per la Piace \ c11dl111w il i-;ìorno che fu abballula la colonna. I~ !!i:"1 11trnlchc co~a.. E un'altra. all('Or più denun– (•iatrict". Ilo la c•:1rta W'nlc rila . ;ciala dalla Commune; il pcrmt'Ss<• di circo– lnrr. ril:tH·iato soltanto allc· persone pii, d1e sicure. Essa porla il mio nome c ('O~nomc c. in più. la mia proff'ssionc. E c1uesto i· lar~amentc hastanlc per formi :ir1piccicare al muro i-enza i11chies1e di sorta. Mi è slata data tlall':1mico Triton (4) eh(" rlrn firmat:i.. In un lmttc1· cl"ocd1io slrap1m le due carte e metto i 1,czzettini :;otto il tappelo inchiodato df'I pnvimcnlo. E il mio chepi con due galloni d"argento!' Mi oct·orre assolutamente un altro 1·opricapo. Chiaminmo il cameriere. Non c'è altro d:i l'are, Clw bravo ragazzo •1uesto camNicre! Ha capilo prinm (·he lo interro– ~hi. Corre a cercare il suo cap1>cllo e mc lo d.l. - Siµ;11or" - mi di,-1.~ rapid:11ne11te 1:ottovoce - ne sono arri\'ati 1utta In noll<.•. Il µ:ianlino i· pieno. lo ho giit gettato I., mia blus:i e 111110 il resto. i\dla S<·ala. su op-ni scalino. ,·e 11'(· uno che dormr .. lo e il mio nmico. che ;. venuto a ritrovarmi in camera, usciamo as– :..ieme. Fr:rncamenle. qu:indo melto il piede sul primo scalino. ho il cuore che mi balle piuttosto forte. Ma che fare·? Riso~na uscire. Avanti! Ma la 1>or1a clrll'albcrgo i: ingombra cli soldati die parlano e ridono (ra loro e che m"impediscono di usc·ir(". Allora. nelrattcsa che mi lascino il passo, s<·oq;o una bella bimhina di Ire o t(Uallr'anni, alla c1unle mi metto ad a4•can•zzare paternamente i suoi riccioli biondi, eome fossi slato uno di casa. Come questa gente pol('Va pensare ch'io fossi un insorto ... P J F. T Il E MAL ED F. T TE Rimontiamo su nl qu11rtiere'? - chiedo nll"amico dt(' m'accompagna. Sulla cantonata della via Lact·pède geuiamo uno si:,.wrclo nell'interno drlla Pitil', il cui portone è spalancato. Avrei voluto rivedere l'assistente e chiedeq:di che cosa n"era slato dei nostri prigionieri. (4) Membro della Commun;:,, rcrilo gra\'cmente in cornbat1imcnto. Morto ìn \m Ospedale di Vcnaillc~ dov'era stato 1rasporta10. 114

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