Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967
Comunque si girino I! rigirino le co– se è chiaro che l'aggressivit:ì è il prl· mum movens di tutto il pr:xesso. Sembra pertanto che si possa pari.i– re, sul piano teorico, di almeno tre ti– pi di aggressività: un'aggrcs~ività al se;\ izio della vita, per la difesa indi· viduak e dclb specie, per la conquista del cibo e dell'oggetto sessu:ik; un'ag._ gre:,siviti, puramente auto;wma, fine a s::: !)lessa, istinto di distruzione e di mnrte; un'aggressività 1:he consegu.! a\l,;! 1cpressioni 1 inibizioni, frnstrazioni islintive. A m,:- sembra evidenti! che nell'arca co~idella civile esiste nell'uomo un'ag– g,·,.-s~i\'ità .-.utonoma (qualcosa di simi· le. ;1nche se non identico. all'istinto di_ struttivo freudiano-kleiniano). Vi so. no numl'rOSc prove di cjò; tra tante ba:-:ted1 ricordare la presenza di un Sup1.:r-iosadicissimo in bambini educati in mode eccessivamente permissivo (lOmc se la mancanz:i. di un'« incarna· zione esterna" del Supc1·-io facesse im. pazzjre dilatandolo mostr:iosamcnte, il ~aclismo originario interiore). Ciò non dimostra. beninteso, l'universalità mcl:1fisica del Thanato,, (come Freud cliiama l'istinto di morte). ma dimo· Slra le, wa relativa universalità in un:.l. dekrmim11a arca ~torico-culturale. Oucqa considerazion.;:. è importante per più motivi: anzitatto rende i\luso– ri,1 qualsiasi riforma o rivoi·1zione ses· su:.ile, la quale, basandosi unicamente sulla immediata e totale liberalizzazio– ne dei r:1pporti sessuali, presuma com· por!are, per ciò stesso, la risoluzion,~, la di:-.!)oluzionc immediaL1 e letale ùi ogni problema d'aggressività, di com– peti7ionc, cli riv.ilità, d'ogni e qualsiasi probkma, anzi. politico-sociale Che ciò non sia possib:le, del resto, 104 ha, tra altre mille, una riprova pratica nell'aggressi\'ità dimostrata dai cosid· detli ses!:>uofilitra di loro (il çhe esclu. dc c..hi.:si tratti d'un.'.\ logica conseguen– za dello spirito rivoluzionario; l'intol· kTanza, l'acidità, l'aggressività della più gran parte dei cosidddti scssuofili nti hanno fatto apprezzare, per para– doss:=t•e contrasto, la tolleranza - an– che st>diplomatica - e l'umana capaci. 1à di ccmprensione - anche se prose– lilistica -- dei miei vecchi macslri ge– suiti: uno dd quali ricordava spesso una misi ica scntcnz.i che :ni sembra opportuno menzion:ire qui: se appena un poco conoscerai gli uomini li am· mìrt~rai: se li conoscerà un po' più. prolondamente !i disprezzerai e li o– dierai; ma se fino in. fondo li J.vrai co• no:;c-iuti, allora non potrai non amarli; 111 ,n ~i può negare che molti sessuofili sono fermi at secondo stadio). Del re!:>tola preoccupazione dimostra· ta da Oc Marchi nei confronti delle tco. rie freudiane-kleinianc è eccessiva, gi,1cchl: non è necessario negare del tutto cgni forma di aggressività prima· ria nella nostra area di civiltà, per la– sciar~i aperta la strada verso una ra– dicale liberalizzazione dei rapporti psi· coscs~uali. Pcrchè non ~ia irrimediabL le 1rt !:>ituazione attuale basta che non sia assoluto, metafisico, metastorico lo istinto di morte: e che non sia tale è ampiamente dimostrato dai dati del– l'antropologia culturale, nella nostra a· rea di civiltà, però. è vero qu<1nto :a scuola Klciniana ha rivelato: c'è una aggre~sività che. precede ogni e qual· sia,;i e~pcricnza di rcpr.;!ssione, di fru– st r~1ione emotiva. La prima fase, perciò, di una ristrut. tcra1ionc fondamentale dei I apporti u– m,1ni non può essere quella indicata da Fo, nari: la riassunzione Ml di sè, da
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy