Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967
sempre stati disuniti e nemici fra noi stessi, sotto gli Spagnoli, sotto gli Aragonesi, sotto i Giudicati, sotto i Romani, sotto i Cartagine– si, sempre. Loro solo erano uniti. Il loro Stato non era il nostro Sta– te. P impotenti a sbarazzarcene, ci ripiegavamo su noi stessi, ognuno per proprio conto, nella famiglia e nel villaggio; e villaggio contro villaggio, l'uno contro l'altro nello stesso villaggio> (11). Gli Spagnoli dicevano già del re– sto dei sardi: e Pocos, locos y ma– lunidos >. va tenuto però conto che in Sar– degna tutto è legato alla vita ed ai problemi del pastore. Non si trat– ta solo di un legame economico, ma culturale: esso entra nella psi– cologia della gente sarda come con dizione, tradizione, stato d'animo. L'ombra del pastore accompagna scelte, decisioni, preoccupazioni e si inserisce autorevolmente nel gioco degli interessi politici. Le ra– gioni non mancano: un tradizio– nalismo coerente ed un solidari– smo tenace caratterizzano la so– cietà pastorale là dove i suoi grup– pi (come in Barbagia) costituisco– no ancora una realtà omoge– nea (12). Il pastore gode di un alto presti– gio nei confronti del contadino e della società sarda: e non toccan– do la terra > non si considera un vero lavoratore manuale; non di– pendendo da un padrone, si sente con forza indipendente nel suo nomadismo e perciò solidale solo con coloro che, come lui, vivono senza servire nessuno. Per questo ( 111 1,unu, pllg. 959 (12} Crespi, pllg. 139. 90 il pastore sardo accetta di rado di abbandonare la sua vita piena di disagi in cambio magari di un sa– lario regolare e più elevato dei suoi irregolari guadagni. La cosa si soiega appunto con il fatto che il suo prestigio non ha le radici in una riuscita economi– ca, ma in una affermazione con– creta del suo senso di autonomia, che lo spinge purtroppo spesso ad opporsi ad ogni forma associativa, anche se positiva. e Alla radice del fenomeno del banditismo non è difficile infatti riconoscere una condizione di ve– ro e proprio anarchismo sociale determinato o favorito dalla ca– renza dello stato o meglio dall'im– perio di uno stato che, attraverso vessazioni e spoliazioni di ogni ge– nere, rinnegava l'essenza stessa della sua funzione. Il banditismo, nascesse come degenerazione del– la latitanza o come forma diretta di ribellione, era la sola possibili– tà di reazione ad angherie econo– miche o la disperata risposta ad atti di denegata giustizia> - scri– ve un uomo di legge (13). Che cosa volete che sappia o pensi o senta dello stato il pastore della Barbagia o dell'Ogliastra che lo vede raporesentato quasi esclu– sivamente dalla commissione di le– va, dall'esattore e dai carabinieri? E quale fiducia può ispirare lo sta– to che fa durare talvolta per anni la detenzione preventiva degli im– putati, innocenti e colpevoli, sen– za parlare dei numerosi errori giu– diziari? (14). (13) Pinna, pag. 99, (:4) Pinna, pag. 102.
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