Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

tra legge, spesso ignorata e sem– pre di applicazione difficile a cau– sa degli intralci burocratici, che prevede facilitazioni creditizie e flscall per Io sviluppo della picco– la proprietà contadina - i grandi pascoli sardi non hanno molto sor ferto in questo dopoguerra. Ma il rinnovamento della pasto– rizia resterà sempre un bel sogno teorico flnchè, innanzitutto, la fi– gura sociale del pastore sardo non subirà dei cambiamenti fonda– mentali. Perchè la pastorizia sar– da diventi una vera industria zoo– tecnica, occorre innanzitutto che l'uomo barbaricino cessi di essere un semplice pastore, il cui lavoro si esaurisce appunto nella sorve– glianza delle greggi e nelle ele– mentari operazioni di mungitura, di trasporto del latte al caseificio o di prima lavorazione di esso; oc– corre appunto che diventi un pa– store-coltivatore, imprenditore di una azienda agro-pastorale con tutta la complessità di funzioni connesse a questa figura (8). Ed è qui che intervengono, fer– me restando beninteso le esigenze di profondi mutamenti fondiari, i fattori cuiturall e quelli psicologi– ci, quest'ultimi essendo, lo vedre– mo, predominanti. Cause psicologiche Lasceremo senz'altro da parte le teorie pseudo-scientifiche ed un tantino razziste sulla criminalità sarda, teorie care alla scuola po– sitivista del Lombroso e del Ferri che si concretizzarono nel Libro « La delinqueqnza in Sardegna> del Niceforo (Palermo, 1897), al quale rispose, con pertinenza e con coscienza sociale, Napoleone Cola– janni (cfr. « Per la razza maledet– ta• Palermo, 1898), per citare que– sto chiaro brano del professor Mo– ri: « La vita psichica dei sardi è sta– ta profondamente influenzata dal– l'ambiente segregato e difficile in cui essi sono visuti e dalle vicende storiche attraversate: queste sono le cause per cui genti etnicamente diverse hanno acquistato quel ca– rattere introverso, cauto, riservato, attaccato alle tradizioni ma anche orgoglioso e sospettoso che è, in varia misura, proprio di tutte le genti sarde• (9). I caratteri peculiari della psiche e della morale sarda, le costuman– ze connesse col persistere di anti– chi generi di vita, le attardate e depresse condizioni economico-so– ciali insieme con le vicende stori– co-politiche e con le caratteristi– che dell'ambiente, sono effettiva– mente i fattori che determinano il comportamento dei sardi di fron– te alla società ed alla giustizia ci– vile. Per la Sardegna è importan– te considerare che il sentimento sociale inteso in senso generale è assai poco sviluppato, mentre è sviluppato il sentimento individua– le, di famiglia, di gruppo e di pae– se; il che produce scarsa soJi~::l.1 ,e– tà (10). Non per nulla un sardo come il Lussu scrive (anche se alquanto pessimisticamente): « Noi siamo (9) Mori, pag. 302. (IO) Morì, pag. 355 89

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