Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967
dell'essenza con l'esistenza. Se è nell'es- di \'ista del finito e del relativo. Traspor. scn;,_'l divina di produ1Te il mondo non t:ita nel dominio ddl'assolu10 non ha sen– si potrebbe a rigore far parola di crea- so, ossia significa porre un problema che zione, POichè l'esserci del mondo non ri• fino da principio si può giudicare senza chiederebbe nessun atto da parte della possibili1à di soluzione. L'essersi Agosti– Divinitl1 stessa. L'esserci del cosmo è già no accorto di questo gli fa certamente o– comim:so nell'esserci di essa Divinità, e nore, poichè dimostra che questo padre allora è propriamente inutile di mettere della chiesa cristiana non si mostrò di– in campo l'espressione cx nihllo, la quale sposto a subordinare il ragionamento fi. implica l'esserci del tempo, che non può loso(ico a scritture ritenute sacre, che for parte dell'essere dell'Ente creatore. addimandano una fede cicca: tuttavia, il Si deve dunque concludere che la crea- timore d'incappare in un panteismo aprio– zionc dal nulla non regge di rronte ad risticamente condannato dalla chiesa cri– una ~prcgiudic:ua specul:17_ionc filosofica. stiana gli fece scegliere una \'ia mediana, ma che cosa potremmo dire allorn del• che, come ripetiamo, è 13 vi:i della simul• l'e\·oluzionc che scientificamente le viene ttmeità crea1iva del mondo e del tempo, in genernle contrapposta? Regge essa di soluzione filosoficamente infelice. fronte ad una serena critica? Che l'evo- C'è chi, come certi autori moderni, per luzione appaia a noi mentalmente accet- esempio il Bavmk in alcune sue interes– tabilc è fuori dubbio, poichè il progresso santi confcrc11zc sulla fisica moderna in nel campo umano, anche se seguito da relazione alla concezione del mondo (con. periodi d'arresto ed anche d'involuzione, fercnze raccolte in Italia dalla Casa Edi– è innegabile, ma Possiamo qui arrestare tricc Einaudi nell'anno 1944sotto il titolo il nostro pensiero? Basta ripensare per di « LA SCIENZA NATURALE SULLA un momento alla cosa per accorgerci che VIA DELLA RELIGIONE») parla di crea. un'e,olu1.ione perenne è inconcepibile, 7ione come actus puru.s fuori del tempo, cioè fa ca))O all'assurdo. Non si può, in- che noi possiamo solo immaginare gio– falli, concepire l'evoluzione medesima al ,andoci dell'analogia con gli atti spiri– di fuori d'una finalità da raggiungere, ma tuali umani che sono fuori del tempo, in tal caso il fine, se di fine si potesse bcnchi! l'uomo sollo l'aspetto psicologico, trattare e non fosse im·ece un'assurdità impieghi sempre un certo tempo, sia pure il trattarne, dovrebbe essere pensato co- piccolissimo, per compierli. Atti spirituali me raggiunto da un tempo infinito. Il di quel genere sono, per esempio, le con– problema dell'evoluzione, accareu:ato da\. elusioni logiche. Quando un fisico, basan• la scien7a in genere, mostra dunque la dosi sopra un certo numero di formule, propria insos1cnibilità di fronte ad una descrive i fenomeni ondulatori e trac con• !icrcna disamina filosofica: quale solu;,io. elusioni sulla loro azione reciproca, il con– ne piu , icina alla ragione potrebbe esse- tenuto di queste conclusioni non \'iene re escogitata? modificato dal fallo ch'egli abbia avuto 11poco che abbiamo dello dovrebbe CS· bisogno d'un certo tem))O per pensarlo: ~ere !,Ufficicnte per metterci bene in men- tempo più o meno lungo, a seconda della te che crca;,ionc come inizio d'un qualche velocità con la quale egli maneggia i sim. cosa nel tempo è espressione che potrcb. boli matematici. Queste conclusioni sono be essere soltanto fatta sotto il punto insito a quelle fo,mule o, per così dire, 56
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