Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967

1l11tsSLW interprete, la «fame», fa •peste", e la «guerra», esecutrici dell<' altre opere della proprietà ... h,wce è evidetlte che un equilibrio creato da !ali cause del1'mcia 11e!lasocie/li ima profonda a11omalia (1). Figurano poi, oltre a questi mezzi naturali, ql1Clli proposti dalla ragione umanri. Il Malthus propone l'aggiornamento del matrimonio e l'astinenza, am– bedue \'engono criticati da P.-oudhon perchè rappresentano una repressione dell'amore, e inoltre consentono l'amore solo ai ricchi. Allri economisti propu– gnano il « coito interrotto»; anche questo sistema viene violentemente critica– to da Proudhon perchè educa alla irresponsabilità, al piacere senza progenitura, cioè fine a se stesso. E come Proudhon odia l'arte per l'arte, così odia l'amor-e per l'amore. « Maltlws e gli economisti rendono il matrimonio inaccessibile; gli eco- 1w111isti/ìsici la rendono inuli[e; gli imi e gli aflri aggi1111go110 alfa mancanza di pa11e quella delf"af/etlo e provoca11n fa di:,soluzione di oi11i vincolo so– ciale » (2). La solutior.c fal;;rnsteriana di Fourier è forse quella che indigna di più Proudhon: « .•• il fourierismo perser.ue con l11tti i suoi voti, con tutti i suo; sforzi la PROSTITUZIONE INTEGRALE. E' questo il segreto della soluzione fou– rtaistica del problema della popolazione. E' provato dice Fourier elle le do1111ep11bbliche. 1w11diventano madri ima \'Olla su 1111 mi/inne: invece la viza di famiglia, le c11re <lomestic!te, la cw,lità coniugate, favoriscono al massimo la proge11i111ra.D11nque l'equilihrw de.'la popo/azio11e è provai~ H' i11vectt di riunirci per coppie e di flworire la fecondità con l'esclusione, dil•cntiamo llltti proslittlli. Amore libero e amore sterile è 111tt'uno. A c11e scopo allora l'organizz.azione tlo111est1ca, la monogamia, la famiglia? Fare del lavoro 1111 i111 rigo, dell'amore 1111aginnastica. quale sogno! E' il sogno ciel falansterio! ... » (3). Per Proudhon l'amore senza progenitura significa godere senza produrre, così come nella economia avvkne per il ricco. Egli dimostra l'indissolubile legame tra lavoro e ricchezza con esempi - in parte più provati di quelli di Malthus - che la « ricchezza cresce come il qua– drato del numero dei lrivoratori » (4). Egli ritiene inoltre che « più si realizzano progressi in materia di popola– zione e ricchezza pili la fatica si aggrava» (5). 1) Non mi è stato possibile procurarmi l'edizione originale in francese. Cito quindi dall'edizione italiana: La filosofia ddla mìst>ria, cd. Sentieri, OET Roma p. 61-62. 2) La filosofia della miseria, ed. Sentieri, OET, Roma p, 63. 3) Idem 4) Idem S) Idem 31

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