Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967

J n realtà Marx, ianto sul piano p<.'rson:\lc che su quello dottrinario, non 1ollerava rivali, rifuggiva cioè dal libero dialogo. Per lui l'affermazione di Prou– dhon: « Non con~idcriamo m3i una questione come conclusa• (Lettera a Marx del 17 maggio 1846) non ~weva valore. Proudhon d'al1ra parte proprio per questo suo atteggiamento diffidava del domm:ltismo di Marx e della sua intima pro· tcs;i di essere depositado della verità; per cui rifiutò di entrare, dietro invito cli Marx, ncll'associa,done intemazion:.lc degli opcr3i che Mnrx andava organiz– zando, embrione clcll'lnlernazionale. E quando Marx andò sempre più accentuando i caratteri della sua dottrina e moltiplicando le accuse contro Proudhon, quest'ultimo non esitò a definirlo « 1énia du Socialismc •. 1n realtà, al rendo del tlis..;idio, c'è la forza di queste due personalità. Ambe– due, quasi contemporaneamente, e indipendentemente l'uno dall'altro, iniziano il tentativo di basare il socialismo sull'economia, abbandonandC' la strada della predicnzionc e dcli'« utopia,._ Nessuno dei due poteva esse1·e maestro dell'allrO. b) UN ESEMPIO DI DISCUSSIONE TRA PROUDHON E L'ECONOMIA POLI· TICA, IL PROBLEMA DELLA POPOLAZIONE. Nel secolo scorso alcune correnti dell'Economia Politica dinanzi all'allargar– si del fenomeno del pauperismo e della concentrazione urbana, cominciarono ad affermare che la causa della miseria era da ricercarsi nell'eccessivo aumento della popolazione. Queste correnti trovarono il teorico più co:!rente ncll'ccono· mista inglese Thoma,; Malthus, secondo il quale la popolazione umana si accre– ~ceva secondo una progressione geometrica nel mentre che le risorse e ricchez– ze dell'umanità aumentavano secondo una progressione aritmetica. Per combat· tcrc la miseri:-i bisogn: :i.va quindi diminuire la popolazione, sopra tutlo attraverso i 1 .a ri!c~~rio morale•. cioè l'astinema dal rapporto sessuale. Contro tali correnti dell'economia politica e contro Malthus, il Proudhon, in alcuni capiloli del nuovo libro • La filosofia della miseria•, afferma che la mbcria non dipende dall'aumento delb popolazione, ma da difetti insiti nel si– stema produtti\"o, e dimostra con vari esempi che spesso lo. ricchezza è aumcn· tata più rapidamente della popola.donc. Il suo pensiero si chiude con un atto di fede nella provvidenza, la quale s.iprà bene come risolvere il problema, il giorno in cui la terra saf3. Lroppo popolata. Per confutare le teorie degli «economisti» Proudhon vaglia le varie solu– zioni e tesi che essi prospettano: 30 • Il probll>ma della popolat.ione, quale era staio posto dagli ecottomisti, nel ra11ptJr10 tra iiomini e St4.Histen<,a presentava una soluzione che no,r potet,•a esser.: <l11bbia: la morte, UCCIDERE O IMPEDIRE DI NASCERE ... Ora quali era,10 al dire dell'economia vvlitica questi me:.:.i di repressione di cui la 11M11ra ci minaccitJva? Figura110 in primo piano, nella società ba~ata sulla proprietà e in Mal-

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