Volontà - anno XX - n.1 - gennaio 1967
Ma c.'-sa porta nelle pieghe del suo mantello dei grandi mali sociaii. - Lo !:O. _ Essa sposta grandi interessi. - Lo so. - Essa rallenta il corso sereno degli studi. - Lo so. - Essa distrugge organismi forti, per tentare forme nuove in– consciamente, forme che si ac;::availano le une sulle altre, senza pervenire giam– mai a maturità. - Lo so. - E quale cons'.!gucnza volete trarne? Voi awlc rngionc di dire t.he lo s!ato, come lo si considera oggidì, assorbe 1~1t1a la vita nazionale; voi avete ragione di sostenere che 11 sistema rappre– sentativo è essenzialmente il prod'Jtto del sistema frl1dale, e che per conscgucn– z..1 abbattere il feudalesimo, cioè la sosrnnza, per conservare l:i. forma, è un nssurdo lìlosofìco, e oggi (pos-.iamo dirlo dopo le prove fatte) è anche un assur– do storico; \'Oi .:tvete ragione di Uire che si è distrutta una coscicnia municipa· le, senza che si po:=:s;1 creare un::i coscienza nazionale; voi avete più che ragione di affermare che oggi l'orclinç in Europa dipende dalla disciplina degli eserciti stanziali; voi a,ctc ragione J! esclamare che nella storia mancano esempi di governi assolutamcnt~ democratici, in cui il principio di eguaglianza sia stato nn fatto concreto e reale e non già una vuota e formale astrazione; rna dopo tut– to voi .:wctt: torto. Sì, avetç torlo, perchO: il vostro sistema di pura analisi critica non vi può dare quel che c.hit"dct,::, e che la sola sintesi può aITermare. L'analisi distrugge, ma non produce; parte da punti dati, da fatti esistenti, mc1 nnn può creare, non può dare quel che non esiste. Voi avete torto, pcrchè vi siete circoscritto in limiti troppo angusti, me· ::.,h:ni. direi quasi di dettaglio, se la parob fosse italian;1, ed avete smarrilo l'orizzonte. 11 problt:ma invece dev'essere posto così: Rappresent:1 b rivoluzione Ln momento necessario nella storia? Nell'affermativa, l! stata .a rivoluzion.:: frnncé:se l'espressione dei bisogni univl."rsalmentc sentiti? F. nc-ll'alfermativa rincora, ha essa raggiunto il massimo del suo sviluppo? Voi n,·ctr.: esaminato un lato solo, e il più appariscente della rivoluzione france~e: la questione di forza; voi non vi siete curato di pçnctrar dentro Ja Sf>stanza di quel movimento; voi non avete saputo ::ibbracciarc l'insieme di quel periodo s1orico, cd avendo ossc1·va10 che il risultato di questo movimento era meschino e non coJTiSpondentc allo scopo immenso e colossale, c..hc si era prooosto, avete gridòlto all'ostracismo. Già, prima di tutto, anche volendo rc~tringere la risoluzione del problema alla pura questione di forma, non bisogna guardare le cose da un punto cii vista molto gcnerah! t: v<tgo. L'89 cd il 93 segnano due momenti molto diff~ rcnti nella stona, e tra un governo regio, qu.ilunquc veste assuma, C'd un go· verno schicttcimcnte popol.ire, ci corre, sì che ci corre ... (Gimeppc Sarno, Pcn~i<.'risu 1:i questione sociale, in IL SOCIALISMO, Latena, Bari, 1963, pp. 10-1.1). 28
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