Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966
L'ISTRUZJO~E LIBERA Essa sarà li.Ile ,;;olo :se CC'>Scrà di es-.c1\! un'bti!uzionc relip,iu~a e politica, per divenire :rnch'css:i un'istituzione economica. s01toposta cioè dia legge dell::i libera concorrenza. Nel capitolo <;ull'Educazione, contenulJ udla Justlce (5), Proudhon svolge un:\ lunga requisitoria conlro l'istruzio11c religiosa e contro il fallo che la maggior park dell'istruzione sia monopQliJ della Chiesa e degli htituli Rcli– gìo:si. e che ciò non sia tollerato, ma ~tddil illura farnrito dallo Stato. Cita, ad esempio, il folto che ai Religiosi e alle Religiose non sia fatto obbligo cli avere diplomi particolari per insegnare (« l'hablt llcnt licu dc tout»), mentre diffi– cili-.simi diplomi vengono richiesti per Jr ,;cu::>lclaiche. I.'affPrmMione che segue trova atwalmcnt..:, piena =ipplic~uionc nell!'.1realtà della .<,Cllol~, italiana: • Il requisito di laico, 11ell'in.segna111emo è motivo cli sospetto•· Ormai, comunque, il suo pensiero laico t! largamente penetrat·J nella co– :sc:cnza ci,11lc moderna. Tro,-o ancor~ nu,>vii!-im.,. e par1icolt1rmentc intercssan:i k- sm•. concezioni contro l'educ.ni.Jne di Malo. la quak parrebbe invece, per 'llcuni aspPlli, ima delle granJi Lonqui:stc di oggi. Egli. e:sscndo contro la 1.:cn:r.,lizzazionc statale, è :;1llrcsì contro l'islruzione di staro e quindi per l'elimin:i~ion~ di una istituzione come il ..: 1ninistero della pubblic:t islrutiont.! »; nè vede il valore e la neccs~ità dei diplomi di ~tato che ,1b!lirnno all'in:,egnamcnto. La cosa c%cnziale in tale caso è la libertà. l genitori, quindi, (per Prou· c\hon i « padri di famiglia», le donne non hann,> voce in capitolo) per i figli !)ili piccoli sci:glieranno liberamente il loro istilutore, abbia esso o meno un rliploma, punhè conv<.!nga loro il wo melodo e la sua prepnrazionc; i giovani l:beramPnh!, con lo stesso criterio, sceglieranno i loro insegnanti di grado su· periorc. L'università non sarà investita cli autorità statale; come :,elle fab– briche il consiglio di gestione avrà la suil invl!Sliturn dall'assemblea degli ope– rai così nelle università il consiglio accndcmico riceverà la sua ir.vestilura da· .l>listudenti. Oggi, dietro le frasi « riforma della scuola• e • riforma delrtmiwrsità • si cerca questa profonda aspirazione democratic'l di controllo diretto degli inte– ressati a tali -.trutture. Nella nuova società egualitaria, cesserà la distinzione, propria <.!i una so· cictà di casta, tra cultura superiore e apprendistato. L'educazione sarà unica e rivolt~ ad unificarsi in armonia cd equilibrio tutte le facoltà dell'uomo, spiri– tuali e materiali . Separare, come si fa og~i, ri11w:g11cm1t11to dalla pratica, e, eiò elle è aucora 11eg~io,disti11g1lere l'educazione profe:;sio11alc da/t'eserch,io ,eate, utile, (5) Ed. Ri,·icr~. ,ol Il 728
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy