Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966
nico rapporto è un sacro dovere. La leg gc, in senso morale, non rispQndc nè sì nè no: nel cosiddetto rea10 di adulte– rio si limita a punire in caso di denun– cia eia parie di uno dei coniugi. Nella pra1ica anonima e comune sappiamQ più o meno chiaramente come vanno le cose. Affrontato nelle sue radici tale pro– blema non presenta alcuna soluzione definitiva, nè in senso giuridico e an– cor meno in senso religioso, in qunn– to i fattori in causa sono troppi e spes– so contrastnnti tra loro. Si potrebbe solo intuire che la sua irresolubilità dipendi.! ~icuramente da una falsa di– rezione, o per lo meno da una troppo ri2ida visuale della «forma mentale• cklln r:\zza umana in genere, dovuta ormai ad una ultramillenaria pressione dello spirito autoritario. E tutto que– sto po11ebbe significare quanto segue: che il problema ocufficialmcntc• non può essere risolto: però, nella pratica, s'incaricano di risolverlo le azioni •clnndc~t ine• degli impulsi sessuali. Ma allora dobbiamo confermare che matrimonio e divorzio sono dei sempli– ci compromessi sociali, senza alcuna aureola di santità e che le felici unio– ni, in ultima analisi, dipendono dalla qualità degli individui, cioè dal modo in cui l;1società educa il loro carattere e dal grado rii libertà di coscienza e di ragionevole1.Za raggiunto dalle comuni– t:i. cl m:llr-imonio vi è pure implicito, consapevole o meno, un concetto di «proprietà•: il pronome possessivo •mio• e •mia• che precede il termine di marito e dì moglie, è psicolQgica– mcnte interessante. La gelosia nasce appunto dal concetto, o forse meglio da un istinto di •proprietà sessuale•, in qu:into ha pure radici primitive che 694 si accomunano con quelle delle altre specie animali. Ma è curioso riJevare che anche chi, all'est remo oppQsto, è contento che la sua compagna conce– da le proprie grazie ad altri, allo sco– po di vivere con pili abbondanza di de– naro, considera sempre la consorte co– me sua proprie1à personale. E quella sconcertante metamorfosi che talvolta si rileva in taluni individui i quali, gelosissimi nel loro ambiente nativo e disposti a qualsiasi sacrificio, sotto l'influsso di un altro ambiente capo– volgono il loro concetto di onore, di fronte alla possibilità di guadagnare denaro senza fatica. Si tratta, in fon– do, di un capovolgimento solo formale, poichè è rimasto immutato il concet– to di proprietà: l'esecrabile idea che anche una persona debba essere ogget– to di proprietà. Su basi psico-fisiologiche, il proble– ma diviene ancor più complesso, in quanto l'«attrattiva• sessuale è natural– menle diversa nei due sessi Questo è indubbiamente efficace per la riprodu- 7ione della specie, e d'altra parie an– che per il semplice e spontaneo piacere dei rapporti amorosi; ma tutto que– sto non è una garanzia anche per le relative sovrastru11urc sociali che so– no sorte per dominare la naturale u– nione dei due sc~si; appunto per il fallo che le sovrnstrullure sono sem– pre relati\'e ad un da10 tipo di società o di civìllà; e soprat1u1to perchè esse servono alla forma mentale dominan– te. senza curarsi della reale azione che esercitano i substrati naturali e istin– tivi. I contrasti al divorzio pongono innan– zi, come problema gravissimo, l'even– tuale destino materiale e morale a cui andrebbero incontro i figli dei coniugi
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