Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966
vando le decisioni sLesse con brani co– me questi: « ... non si possono annul– lare le libertà col pretesto di preser_ varie, anche di fronte ai pericoli più gravi ... »; « .. Si ritiene onestamente che h nazione può vivere in pace sen za la chiusura del Cenlro ... ma è dub. bio che questa pace sia possibile quando, per ottenerla, vengono soffo· cate le libertà delle quali la fattispe– cie costituisce una minima espressio. ne». Queste sentenze sono state pub· blicate mollo estesamente nei giornali del 6 e 7 0Uob1·c di quest'anno. Non si conosce ancora la reazione del go– verno di fronte alle decisioni di cui sopra, anche se sappiamo che le sen– tenze sono state gravate di appello da parte del governo. DEMAGOGIA E MOVIMENTO OPERAIO Nei confronti del movimento sinda– cale il governo mililare è andato svi– luppando una politica paradossalmen· te demagogica che attualmente lo po• ne di fronte ad una serie di conflitti latenti - e che sfocerà tra poco in una rouurn dello strombazzato « idi!· !io politico-sociale» ~ particolarmente con quei settori operai, i cui dirigenti pare che avessero appoggiato iniziai. mente il governo della « rivoluzione». Questa demagogia si è manifestata nei diversi tentativi di attrarre le frazioni peroniste allo scopo di cre~re una Conrederazione Generale del Lavoro u· nificata da mettere al servizio del go• vcrno. Ciò che starebbe a dimosLrare, inoltre, l'evidente contraddizione della pretesa volontà rivoluzionaria dì farla finita con l'egemonia peronista in quc· ~t.o campo. In realtà, ciò che sembra proporsi l'attuale governo è l;.1 conqui- sta dell'adesione dei dirigenti, sosti. tucndo così il vassallaggio a Pcr6n con un altro più o meno dissimulato allo stesso Ongania. E' così che si è veri· ficata una serie di alti definibili mol– to grotteschi, come ad esempio le in· terviste settimanali del Presidente con alcune delegazioni sindacali, senza al– tra concreta finalità che quella di di– mostrare un certo tipo di consenso al nuovo capo supremo. Un altro atto grouesco è stata la cerimonia di ra tifica di un convegno delr« Uni6n 0- brcra MetalU.rgica », atto meramente burocratico al quale si volle dare im· portanza celebrandolo nella « Casa del Gobierno » alla presenza di Ongania e del dirigente numero uno di un selto– rc sindacale peronista, Augusto T. Van. der. ln diverse dichiarazioni, fatte da Ong,mia e dal ministro _Sa\imei - al cui diparlimento di Economia appar· tiene la Segreteria del lavoro -, è stato folto riferimento alla rappresen– tanza sindacale, la quale, a giudizio dei dichiaranti, completata dalla corri· spendente rappresentanza imprendito– riale, significherebbe un'autentica e. ::.pressione della comunilà nazionale; ciò però compendierebbe un proposito di strutturazione corporativista, inten· zione .tppunto che si cerca di eludere. Questa stessa pertinacia di servirsi in tutti j modi del movimento operaio si è manifestata nell'insistenza ufficiale a promuovere l'unificazione della Confc. dcrazione Generale del Lavoro, che at· tualmente, come centrale sindacale, è una semplice finzione, poichè è diretta esclusivamente da uno dei settori del peronismo, il cosiddetto « Vanderista ». Di modo che è stato introdotto un fat– tore che snatura il movimento sinda. le volendolo mutare in apparente so· slegno popolare di un governo che tee- 681
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