Volontà - anno XIX- n.11 - novembre 1966
LA PROFESSIONE Sulle 11 donne nate in Svizzera abbi<1mo: 3 commesse, I cameriera, I par– rucchiera per signora, 1 rilegatrice, 1 sarta cd l donna di servizio; sugli 11 casi della vecchia emigrazione: 3 donne di servizio ed l sarla. 11 resto l! formato da casalinghe (rispettivamente 3 su IL e 7 su li). La quarta categoria - rap– prcscntc1t"', come !)'è visto, da 38 casi - si dividt! professionalmenr.e in 15 donne di servizio (7 delle quali impiegate in albergo), 4 lavapiatti, 3 cameriere, 2 ope– raie di fabbrica, 2 operaie agricole, I cuoca, 1 sfogliatrice (lavoro stagionale nei vigneti) cd 1 sarta (le casalinghe sono quindi solamente 9). Le meridionali danno: 2 casalinghe, due donne di servizio, l cameriera, l operaia di fabbrica, I operaia agricola ed J sarta. Da no1are la varietà professionale delle donne nate in Svizzera rispetto alla quasi completa mancanza cli qualifica clell'cmigrazionc recente, così come il basso numero cli casalinghe che caratterizza la quarta categoria, mentre nella vecchia emigrazione le mogli di una mano d'opera qualificata potevano ancora permettersi di occuparsi della loro casa e· dei loro figli. Fra gli uomini nati in Svizzera le professioni sono; 9 muratori, 5 imbian– chini, 2 piancllisti, 1 stuccatore, 1 autista, 1 capocameriere, 1 capocuoco, 1 fab– bro, 1 falegname, I parrucchien:: 1 tipografo, I calzolaio, 1 impiegato, 1 medico, I caffettiere, I pescivendolo ccl I manovale. L'alta percentuale di professioni edili si ritrova nella tena categoria: 6 muratori, 2 manovali, 1 impresario edile, l cameriere, I saltimbanco, 1 cal• zolaio, 1 sarto, I falegname cd I medico. Con l'emigrazione recente invece la qHalifica profc.!.sionale, sia edile che arligianal0, precipita cd abbiamo: 25 operai agricoli (di cui almeno 3 stagionali), 8 lavapiatti, 7 manovali (di cui almeno 4 stagionali), 5 muratori, 3 meccanici, 2 cuochi, 2 camerieri, 1 carpentiere, l aiuto-macellaio, I aiulo-cuoco, l uomo di fatica d'albergo, l operaio non meglio definito, I carrozziere, l parrucchiere. l sarto, 1 falegname, l pittore, J segretario d'albergo, 1 studente ed 1 professore. I meridionali arrivano na– turalmente in testa nel settore della emigrazione diciamo così squalificata con 14 operai agricoli, 3 manovali, 2 lavapiatti, I aiuto-cuoco, l sarto ed l pittore. La statistica professionale dei meridionali sembra convalidare particolar– mente l'ipotesi dell'influenta negativa dell'isolamento dagli altri compatriotti, caratteristica dell'operaio agricolo; il contrario avviene nell'industria alber• ghiera. Pure più fragile appare in definitiva la situazione dello stagionale - malgrado la speranza del più iungo rilorno a casa che lo sostiene - rispet• 10 al lavoratore permanenti:!, il quale, se ha con sè la famiglia, fa parte di un nucleo affettivo e vi partecipa. Restano 6 casi senza professione cd 1 falegname che, a causa di dati in– completi, non ho potuto includere in una delle quattro categorie. Da notare inoltre che in generale, e particolarmente quando si tratta di operai agricoli, il datore di lavoro è contento del suo dipendente cd arriva talvolta a far l'elogio della sua laboriosità. 641
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