Volontà - anno XIX- n.11 - novembre 1966

to dell'essere tutto intero, senza lacune, né mutilazioni, senza che al• c11na parte della natura umana sia trascurata né. sistematicamente sacrificata a un'altra. Nel!'insieme delt'educazione e in ciascuna delle sue parti, considerate separatamente, noi continuiamo l'applicazione dello stesso 11rincpio d'i11trgralilà, rl'intere-z,za,di proporzione e d'ar– monia, persuasi elle ne dipendono la felicità dell'individuo stesso e fa sua attitudine a concorrere alla felicità di tutti». Per Robin, b base di questa educazione integrale è: « Il desiderio fondato elle ha ogni i11tlìvid110, q1wli che siano le circo– stanze del caso della sua nascita, di sviluppare il più possibile le sue facoltà proprie, fisiche, intellettuali, morali... » (9). Così a Cempuis una delle preocçupazioni essenziali era l'igiene, la salute. A tale scopo, i 15 ettari del demanio offrivano delle possibilità e si faceva scuola all'aria libera nel parco, nei giardini, bosco, campi. Le cure della pulizia erano spinte fino all'estrema minuzia e i ragazzi grandi vegliavano ciascuno alla pulizia d'uno piccolo c..he essi aiutavano nella toilette. Ragazzi e ragazze, insieme, (il che per l'epoca era per lo meno audace) praticavano regolarmente il nuoto nella piscina della colonia. Tutti praticavano un regime piuttosto vegetariano, dal quale, si capisce, erano esclusi il vino, il caffè e l'alcool. Le ricreazioni erano numerose, i giuochi il più possibile vari, poichè gli allievi di Cempuis furono i primi a praticare (e questo dal 1881) il ciclismo. Altrezzi, sbarre parallele, boxe (senza combattimento), salto, corsa, lancio, danza, equitazione ... Tutte queste discipline erano praticate ugualmente con gradazione e ogni allenamento fisico si faceva sotto il controllo di misure antropometriche (che dopo sono passate di dominio pubblico). J n un altro ordine d'idee, e allo scopo di sviluppare nei suoi allievi l'acu• tczza e la precisione dei sensi e l'abilità manuale, Robin li abituava di buon'ora a maneggiare tutti gli strumenti di misura o d'osservazione (bilancia, metro, termometro, barometro, microscopio, lente astronomica, ecc.). Parimenti, in ciò che concerne l'educazione manuale, compresa nel suo senso più largo, essa abbracciawi. col lavoro d'officina tutti i lavori di utilità comune, che l'andamento di una istituzione di questa importanza (più di 200 ragazzi) impone e che i ragazzi si mostravano capaci di compiere: stiratura. calzoleria, arte del muratore, il mondare, tessere a maglia, l'uncinetto, sterra– mento, tappezzeria, riparazioni diverse ccc•.., tutti ]avori per i quali non fu mai necessario ricorrere all'esterno. · Fino all'età di 12 o 13 anni (certificato di studi) - ciò che Robin chiamava « periodo d'insegnamento spontaneo» - i ragazzi di Cempuis si esercitavano così a tutte le specie di lavori manuali, l~vorando ogni settimana in una offi- (9) Citato da Dommanget, pagg. 13 e 14. 622

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