Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966
tato con riccheaa di particolari come i giovani del liceo-ginnasio e liceo scien– tifico di Giarre - Gia.rre come Genova - avessero bisogno di amare e ne aves– sero scritto migliaia di poesie. Un fenomeno questo, per ragazzi che studiano, normalissimo, eppure sin qui ignorato nelle sue premesse, nelle sue conseguen– ze, ma soprattutto nelb sua imponente diffusione. Abbiamo affermato pacata– mente, nel nostro studio, come alle crisi sentimentali, nei giovani, sì accompa– gnassero spesso delle crisi religiose e, incidentalmente, abbiamo rilevato come l'ora di religione nelle nostre scuole si risolvesse, il più delle volte, in un'ora di morlificante insegnamento o di ripetizione mnemonica di clementi pedcstra• mente nozionistici, tutt'altro che apport.i.tori di accrescimenti spirituali; abbia– mo accennato all'inutilità, anzi al danno dei chiassosi ritiri spirituali in occa– sione della festa della Santa Pasqua; da parte di qualche amico in abito talare si è gridato allo scandalo, le nostre considerazioni sono state tacciate di antl– confom1lsmo retorico (24), sappiamo persino di un altro collega (il parroco del paese di mio padre), il quale, raccogliendo presunte lamentele e proteste di padri di famiglia pensosi del turbamento dello stato religioso dei loro figli, si alza alle prime luci dell'alba, e non per recitare con Sant'Ambrogio Aeternc rerum conditor / noctcm diemque qui regis / cl temporum das tempora I uL alleves fastidium, / Pr:-1cco dici jam sonat, / noctis profundae pervigil, / nocturna lux vianlibus, / a nocte noctem segrcgans, bensì per stilare sette pagine, tanti quanti sono i peccati mortali, di fiera protesta contro la nostra • presuntuosa e menzognera indagine». Il fotto si è che alcuni sprovveduti rappresentanti del clero vogliono, in quanto a religiont:, esercitare il monopolio non soltanto della formulazione delle idee, ma anche quello della discussione delle idee stesse, incorrono, contrariati, nel peccato d'ira, e a noi perciò ritornano alla mente le domande dell'antico Confessionale: • Hai lassatu lu maniari oy lu bìviri, !)Cr ira? Hai lassatu la missa ,oy predica, oy altru beni. per ira? Haiti bactutu oy xippatu barba oy capili i, per ira?» (25). Certo clero di provincia, salvo le rare eccezioni, ha cultura opaca, è chiuso ai problemi più urgenti della comunità cristiana, della società in genere, è ciecamente e ingordamente dommatico, non inteil)reta, o, se cerca di interpre– tarlo, finisce per interpretarlo a modo suo, o meglio per deformarlo, Jo sp1rlto del concilio, mortifica e avvilisce la personalità, e perciò la libertà stessa del– l'uomo. 10) I RAGAZZI CHE SI AMANO SI ABBRACCIANO TUTTI E noi !,iamo invece per la libertà. Per una libertà che affondi le sue radici nelle cellule vive del nostro corpo, ne-Ile pieghe più nascoste del nostro spirito, per una libcnà insomma cosciente, che dia costantemente ragione di sè e deJ suo continuo rarsi. Certo che falli e manifestazioni della gioventù moderna, in questi ultimi anni, sono stati gettati sul tappeto della discussione da persone qualificate e anche da persone squalificate, ad accendere e rinrocolarc problema- (24) G. C.. Poeti giovaiù nelle ,cuore di Gtarre. in La Slcilla, Catania. del 7-6-1966. (25) Cfr. Regole, Costitui.ionl, etc., Op. cii. 595
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