Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

sono stai i loro stessi a combinarlo, cd esso offre condizioni sociali e finanzia– rie vantaggiose• ( 17). Nel matrimonio dei loro figli, fino a ieri, i genitori hanno spesso cercato di garantirsi la tranquillità della vecchiaia; a sincerarsene basterebbe dare uno sguardo fugace ai numerosissimi capitoli matrimoruan stipulati dai civili nei secoli scorsi: qui, genitori, zii, specialmente zii sacerdoti e zie pinzochere dei vari ordini religiosi, concedono ai signori sposi tavola franca, vitto gratis, per tul 1a la vita e attenzioni particolari in beni mobili e immobili a patto che i signori sposi si obblighino alla coabitazione con essi donanti e alla loro as– si:-iti:nza. "Pili inclie1ro si torna - nota in una sua elaborata inchiesta pubblicata di recente su un settimanale femminile borghese Alberto Macchia vello ( 18) e pilt cospicue si rintracciano le prove che la libertà matrimoniale è stata sempre e presso tutti i popoli una delle più faticose conquiste, che la strada verso l'emancipazione nuziale è stata particolarmente lunga e tribolata•· Ma afferma, lo stesso Macchiavello, che II quantunque oggi molta gente consideri la Chiesa in posizione di arretratezza in materia matrimoniale perchè è la più riwluta assertrice della indissolubilità del vincolo coniugale, da essa venne la grande ondata di rinnovamento che portò nella politica familiare una tra– ~lormazionc non inferiore olle innovazioni che lasciò dietro di sè in campo ~ocialc la rivoluzione francese» ( 19). E questo, in parte, potrebbe essere anche vero. Ma è più vero che spesso, troppo spesso, ai complicati maneggi dei geni– tori intorno ai matrimoni dei loro figli si sono aggiunti quelli degli ecclesia– stici, mossi valcntieri da ricomp~nsc, più o meno laute, alle loro prestazioni liturgiche ed extralitcrgiche. 6) DISPENSE PROPTER ANGUSTIAM LOCI Abbiamo avuto la ,·cntura di rinvenire in un archivio privato della Sicilia la p:ltetica vicenda d'amore cli due cugini della famiglia Bonaccorsi origina– ria di Acireale - Acireale come Torino -, con essa vicenda siamo nei primi decenni dell'ottocento; il settecento e l'ottocento sembrano essere certamente l'epoca classica dei matrimoni contrastati; e un riflesso della situazione è già nei vari romanzi di Walter Scott, di Alessandro Dumas, di Victor Hugo, di Emilio Zola, di Onorato di B:ilzac. Ma questa volta il matrimonio dei nostri due ~ug.ini viene ostacolato per lunghi anni dai loro familiari per motivi tutt'altro che economici: i vecchi Bo– naccorsi, e con essi !'intere clan dei Bonaccorsi, si oppongono :11matrimonio pcrchè non vogliono che eventuali tare ereditarie incidano sulla sanità fisica della futura famiglia; il terribile esempio di :1ltri due cugini dello stesso ceppo, che avevano avuto sette figli e tutti e sette gli erano morti in tenerissima età, 117) Citato da Alberto Macchia\'cllo, I mu1rlmonl con1rasta1i, in Arnka, Milano, nn. 29-30-JI dc' lugliu 1?66. "88 I 18) Alberto Macchial'ello. Inchiesta cli. (19) Jbid<'m.

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