Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966
vanti agli specchi ( « Le monache del nostro collegio, ad Acireale, - è la di– chiarazione di un'altra ragazza - un giorno ci tolsero dalle pareti gii specchi e ci costrinsero per o!Lre due mesi a pettinarci dinanzi alle vetrate delle fine– stre»), mantengono l'ambiente a temperature basse, riducono l'uso dei bagni (13), cucinano cibi leggeri, ad intorpidire risveglio dj sensi (« Hai maniatu cosi calidi, predica l'antico Confessionale, per accndiri la luxuria? »; e ancora: o: Hai datu a maniari a to maritu cosa calida per luxuriari? » (14). Le monache zelanti, ricche di esperienze, ncn permettono alle ragazze di starsene appartate in colloqui intimi, 1e richiama alla realtà cruda dell'ora un ritornello ossessionante: « Lasciate il posto per l'Angelo!». L'invito rivolto alle ragazze che vuole che l'Angelo si frapponga fra di loro a frenare manifestazioni di eccessivo affetto che potrebbero degenerare in ero– tismo bello e buono, sarà forse codificato fra le varie norme dei regolamenti interni dei collegi, risuona in tutte le camerate, in tutte le aule, in tutti i cortili dove si muovono suore cd educande, a Termini lmerese, come ad Aci• reale, a Messina come a Viterbo, a Padova come a Frascati. E così per l'insegnamento dell'italiano, nei collr--gi dove sono state isti– tuite scuole superiori, 1c suore si cautelano quanto più possono, eliminano il canto di Paolo e Francesca per via di quel la bocca mi baciò tutto tremante, non spiegano il canto degli adulatori e delle femmi□e Jusingbiere per via cli quel puttana che accompagna il nome di Taide, nè l'altro dei simoniaci per via di quel puttancggiar coi regi da parte di Colei - la Chiesa - che siede sopra !'acque, nè il sesto del Purgatorio per via di quel bordello in cui si è tra– sformata l'Italia (15). E coprono di una macchia impietosa d'inchiostro di china ullo venereo affectu • (in altre parole: "Non è proprio peccato mortale quello delle ragazze che si !oceano \•kcndcvolmentc, le mammelle, anche se si tocchino e mostrino mammelle nude; si tratta gcncr:.ilr11cnlc di lcgg::.,r,::a,1 e di curiosità lontana da effetti \'cncrci »). E continua: ., Idem dic de ancillis el nulricibus, quac dum induunt vcl spoliant infantcs aut puerulos. partes t.'Orum pudcndas espicun1 ,•el 1angunt cx levitate ... Attamen istae gra,•iter sunt incrqmndae, quia si id in more habent, turpcm habitum se tangcndi de facili vcl ipsi pueri contrahunt, qui indc non raro in profundum \'t::niunt, cum adoJescunt •. (• La stessa cosa si dica delle scn·c e delle nutrici, che mentre 1csfrJno c spogli;ino i bambini, guardano e toccano per lcggcrc:u;i i loro organi ftCHitali. E tuttavia queste so110 da rimproverarsi aspramente, pcrchè se fanno ciò di solito, i bambini contraggono l'uso di toccarsi, con pericolo più gra\'e una volt.1 entrate ne.Jl'adolesccn:r.a •). Ma sentite .i quali conseguem.e por1avano certe inibizioni sesrnali: ~ Gcnitalia brutorum tan~e1·e (ctiam ex sol.! curiositatc vd levitate) usquc ad effusioncm semini~ belluini, probabilius est mortale cum hoc vchemcn1er ad libidinem cxcitet; per se tamen tange.e, molliter tract;irc genit;ilia bruti non est nisi veniale•· (oc Toccare ,i genitali degli animali sino a farne uscire il seme, anche se per lcg~crezza v curiosità. è peccatv mortJle. se l'auo eccita a hbidine, e se no. il P<~cato è solo veniale•). (13) Pictr~ Scavini, Op. cli.: "In :\liquibus colkgils natationes r.t balnca sunt in usu, criam in pra(.~t.:plo. Quanta hac d(' n: cu,-a, vigilanlia d S3gacitatc necesse est in cducatoribus! Item CM dc gytnnastico ..:xercitio quoad puclla.s: quod ouidcm illarurn conditioncm et modcstiam non ita dl-cet • (p. 348) .• In alcuni collegi sono in uso. Onchc 1>er regolamento. nuoto e bagno, facciano attenzion..: ~li 1,;,lucalu~i! P,1rimcnti per quanto si riferisce agli e:,crcili gim1a:.1ici dcli..: ragauc, che non coi1n·ni,:o:io alla loro .-undb:iouc e mode:.tin •). (14) Cl'r. Regc:e, Coslituzioni, etc., Op. cit (15) E. ~l atteni:;ono cosl, ancora una volta, scro.1polosamentc, alla kllcra ddla morale ..:at– tolica lv Sca.1·'.nicitato (p. 349) ~ Mortale est turpia ,erba proFcrrc, ~i ..:n sint nimis Jascivo1, uti 586
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