Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966
lunquc circostanza si trovi compromessa, a qualunque rischio ci esponga la sua difesa. Se prima Proudhon aveva affermato ]a democrazia delle intelligenze, afferma ora la democrazia delle coscienze. Sono questi i fondamenti filoso– fici delle sue teorie sulla eguaglianza sociale e economica. LA DIALETTICA PROUDHONIANA I rapporti fondamentali appaiono a Proudhon per la maggior parte cor– relati in modo binario. In ciò egli riprende le antimonie kantiane. Ma in mo– do molto personale; per Kant le antimonie erano un risultato negativo e irri– ducibile, a cui arriva la ragione dopo vani sforzi per superarle. Per Prouclhon esse non sono solamente nella ragione. ma nell'essere. e quindi nella 1wt11r(1 e nella società. Sono anzi la legge dell'essere, del mondo e della ragione: «... Tutto è opposizione, bilanciarsi, equilibrio nell'universo. Non Vi è niente nè al c/i,f11orinè al cli dentro di questa eterna~danza ... • (7). Le contraddizioni quindi che tanti hanno rilevato nell'opera di Prou– dhon non sono casuali; m'..sono sofismi. gioC'hidella ragione che vede il pro' e il contro di ogni cosa; né menlalità di « piccolo borghese», eome affermò Marx che dice sempre « da una parte» e «dall'altra». Nel porre l'accento sullla lotta e la contraddizione fra le <'osc, ricorda Eraclito, e Kirkegaard. Esprime questa lotta soprallulto nel libro «La Guerre e la Pais». dove conclude affermando che se la guerra dovrà essere elimlnata dalla storia dell'umanità non sarà eliminata la guerra intima dentro ogni inclivi<luo. Egli tuttavia non si ferma alrangoscia de!la contradclizione. I marxisti gli hanno rimproverato di non averP. raggi11nto la sintesi degli opposti. Infatti è vero che egli non raggiunge la sintesi; ma ncn la cerC'a, anzi rifugge da essa: in ciò. tra l'altro. la sua dialettica ;_.diversa da quella hegeliana, con la quale entrò in polemica: «•. .l fatti ternari, presi dalla natura, sono puro empirismo ... La formula llegeliana è una triade solo per l'arbitrio o per l'errore del maestro, che conta tre termini laddove in realtà non ve ue sono che <be, e che 11011 ha visw che l'anti11omia non si risolve; essa, però, indi– ca invece un'oscillazione o antagonismo suscettibili di equilibrio. Da questo punto di vi.~ta, l'intero sistema Jregelianosarebbe da rifare (8). Coppie di opposti sono ad esempio il «monopolio» e la « C'011correnza». il «lavoro» e « il consomo », la «proprietà» e la società», l' « attività indi– viduale,, e la « a11toritI1sociale>), r « orcline >)e la «libertà>), il «sodalismo» e la « sdenza economica ». (7) Philosophic du Progrès, p. 14,. (8) Justkc, I, pag. 211. 567
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