Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

antiautoritmi. Nella storia d'A1menia c.h Tschambchiang (VencLia 1795), si p:irl.i di un eretico persiano, tal de Mdtl'•Ìk, che negava • qualsiasi lcg~c e ogni forma di autorità•· E nel supple• mcnlo letterario dei Tcmps l\ouvcaux cr~wi..,, ,ol. I!, pp. 556-557) si trova un articolo dal titolo. • Un prccurs.or .! anarchico•, nel quale, il dottore tur• co Abdullah Djevdc1, prc:;cnta un pr.cta siriaco del secolo XV: Ebr•Ala-cl Muari. IL RINASCIMENTO Giunti al Rinascimento, dobbiamo a, renderci all'evidenza, la più cruda· i cattolici, aiutati dallo stato secolare, sono riu..,citi a distruggere o a ridurre nll'impotcma gli eretici pantcisti,:mar. cilici. Pure i protestanti non si sono mo-,trati molto più teneri verso gli ana• ba11i..,1i:sorta di comuniMi autorit:iri che fanno capo all'antico Tcstam.!nto. La di11atura di Giornnni di Lcida a \Hin:;ll!r è paso;ata come un lampo. Il ,·enhio mondo C stato obWiga:o a piegare l..1 testa sotto l'onnipotenza dello Staio, ora più fortemente servito e ccntraliuato di quanto non lo fosse nel medioevo. Pertanto la scoperta dell'America in• fiamma lo spirito dei pensatori e d<'gli cs.,cri originali, la cui mentalità non è stata complet:,,mente spianata dal la• minatoio clell'organiua7ione politica. Si parla di isole felici, di Eldoradi, di Arcadie. Sébastian Mi.inster ha de• <.;critto,nella sua Kosmographey (1544), la \ ita delle nuove isole: • dove si vi– ve liberi da ogni autorità, dove non si conosce n~ il giusto nè l'ingiusto, <. 1 c> ve non si puniscono i malfattori, e dove i genitori non dominano i pro– pri figli. Ncs<.;una legge: libertà asso- 510 Iuta di rapporti sessuali. Nessuna trac. eia né di un Dio, nè di un battesimo, n~ di un culto quabim,i •· E' probabile tuua,,ia che le sue aspi• razioni \'Crso la libcrtJ., non fossero che una dcrha,ionc dell'apparire del• la Massoneria e dei di\ ersi ordini di illuminati. Uno elci più brillanti geni del Rina• scimento, Frnncois Rabelais, con la creazione dcl\'abba1ia di Thèlèmc (Gar. gantua I. 52-57) può essere ugualmen• te considerato come un precursore del– l'anarchi~mo. Eli~eo Rcclus lo disse • nostro grande antenato•· E' \'ero; descri\'endo il suo ambiente di Jibcr• tà, poco tenne conto del fattore eco– nomico, ma non è affa.110 improbabile che fosse molto pili attaccato al suo secolo, di quanto egli stesso non clu– bit~ssc. Nondimeno ci ha dipinto il suo maniero raffinato con lo stesso spirito con cui Tommaso Moro dipin• se l'Inghilterra idealizzata nella sua Utopia, e con cui Campanella dipinse la sua repubblica italiana teocratica nella Ci1tà del Sole. O come l'autore del Royaumc d'AntangJI (la prima uto– pia francese, 1516) che dipinse la sua monarchia costitu1ionalc protestante. Ciò che non impedì al Rabelais cli di– pingerci la vita dell'abbazia esente da qualsiasi forma di autorità. Si ricorded che Gangantua non ,·ol– le che vi fossero • murailles au cn• cuit » ( 1). • Vovre Cl non sans cause, approm·e le moine, où mOr y a devant et de1Tière, y a force murmure, envie et conspiration mucllc • (2). T due sessi, che assieme coabi1avano, non si (I) • muri a.ll 'in1omo •· (2) • vedere, ,m,rov:wa li monaco, e non fcn:za motivo: chè do,•e vi ~ono muri d.:lv:inll e di dietro, for7.nlamcntc vi sono mormorii, in,·idic e mute cospira1.ion\ •·

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