Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

come <1uellc di Rousseau, di Peslaloz– zi, cU Frocbcl it (Voi. I, Sull'istn1zione pubblica). O ancora: • Cli nslll di In– farnia: una delle 1>lll mostruose crea– zioni della nuov.:, pedagogia• (Voi. II, Sull'istn.11.ione del papolo). IL SILLABARIO DI TOLSTOI TRENTA MILIONI DI ESEMPLARI I suoi alunni accolgono il suo ri– torno pieni di gioia cd egli si lancia immediatamente nel lavoro scolastico che solo il ma1rimonio interrompe nel 1862. Più tardi, i suoi stessi figli pren– deranno po<.,tosui banchi della scuola di fasnab. Poliana, che resterà aperta circa una trent'ina d'anni. Nel frat;., tempo una ventina di scuole saranno creale nel distretto dì Toula, ad imi– tazione della scuola madre. Questo sviluppo portò Tolstoi a pubblicare nel 1872 la prima edizione del suo silla– bario. (L'\ <.,Ccondaedi,ione, riveduta, apparirà nel 1880). Composto di quat– tro libri. questo sillabario ~ tma vera summa clcll'iMruzionc primaria prati– ca; il ragazzo \"i apprende tulio: scrit– tura e lettura, calcolo, clementi di sto– ria naturale e di storia umana. E' soprauutto la sua gradazione ra– zionale che costituisce il merito del sillabario, poich~ Tolstoi proressa, sempre riguardo ai metodi, la stessa indifferenza: • Oueslo slllabarlo ha lo scopo di dare agli allievi la più grande quantllà di cose comprenslblll, dlspo– sle graclatamenle, dalle plt1 semplici alle pti1 com1>llcalc, nffinchè questa gradazione serva come meu.o princi– pale per apprendere a leggere, scrive– re con un qualslnsl mcl odo» (prefa– zione alla seconda edizione). In aritmetica Tolstoi ha un'idea ori- ginale. on si contenta d'in~cgnare la scrittura dei numeri col sistema dcci• male, ma con tutti i sistemi: per es. nel sistema a base con 6, dove il nu– mero 7, che si compone di una se• stina +I, si scri,·c ti, ecc ... Bisogna \"edere in ciò una manifestazione del suo spirito realista che bada a ciò che non sia vittima delle com·enzioni e a ciò che non si prenda per rcalt~. Ora, il sistema decimale, come ogni siste• ma, è una com·emione, e un'infinità d'altre convenzioni sono possibili Questo procedjmento, che sembra po~sa complicare le cose, presenta al contrario numerosi vantaggi, in parli– colare per lo studio delle fra;,ioni. Le frazioni decimali saranno insegnale prì• ma, poi le frazioni ordinarie saranno spiegate negli altri sistemi (le frazioni decimali nel sistema decimale). Questo insegnamento delle frazioni è completa– mente originale e notevole. Un'altra i– dea di Tolstoi consiste nell'impiegare le cifre romane, essendo questi numeri nella loro composizione pili vicini alla realtà. L'aggiunla di un'unit!\ è rap– presentata dall'aggiunta di un basto– ne: ciò è più ,•isibile, più tangibile, pili comprensibile per il ragazzo e Carlo Baudoin (7) che ha sperimentato que-– sto metodo scri\'e: • 11metodo permet– te di spiegare razionalmente al raga7• zo le op~razioni, mentre con le cifre arabe ci si de\"e preoccupare di in,;e– gnargli un rilmo di la,·oro di cui non può comprendere il perch~. Sviluppa inoltre automaticamente il calcolo mentale perchè il ragano vede i nu• (7) Carlo Baudoio, i1icarkalo aliti fornii;) di lettere di Ginevra. ero professore .1ll'htl1u10 J. J. Rousseau. A lui si dc,c, oltre all'oJ){'t:I ~u Tols1oi, un importante studio ~u • Su11.11e• ~,ione e Autosuggestione•, come pure altre o– pere di grande ,-a!ore. 495

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