Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966
« Oltraggfore co11parole o con gesti ww religione! Solo a chi è sfa. to educato secondo i pri11cìpi de!l'i11rollerm1t.a c,;lfolica pOfrebbe veni. re in 111e11te sì sciocca idea. /.,(1religio11e è l'amame mistica dello Spirito, la co1111,ag11a dei suoi ginva11i e liberi amori .. ,. l9). ~la tali elogi somigli:1110ai discorsi fatli dinanzi a un morto. Egli è stato grande. nm spetta ni vivi continuare la vita. Spesim sul piano pratico e politico egli è stato alleato dclb Chiesa, ad esempio neUa sun difesa <lei potere temporale pontilìcio che egli contrapponeva, da partigiano del federalismo, malgrado tutti i difetti che tale potere poteva avere, a 11110 stato accen– trato italiano. ~la era solo un'alleanza tattica, non ideologica Certo C'gli ritiene che religione e misticismo 11011 potranno mai esse-re del tutto eli– minati daU'mnanitil; ma, mentre prima giustizia e ragione erano subordinate alla reli– gione, avverrà in futuro il contrario. La religione potrù invece rimanere :1\le donne, estranee per natura alla fùosofb., eterne minorenni dcll\11mmità. E rimanere inoltre, pur subordinala alla Giustizia, ai bambini, poichl• prima viene la conoscenza s'.inbolica, poi quella scientifica. 11 Rcmm e i pensatori arislocratici ri\'cndicavano per sè la Hberti1 dalla religionC', mentre invece la ritenevano necessaria per il popolo. (E quanto spesso si od<' oggi fare il medesimo ragionamento, il quale per altro risale al Pbtone della e Repubblica • !). Proudhon, egualitario verso la societù degli uomirU, ma autoritario in famiglia, ri– tiene ancora Yalida I arelig;ione per le donne ed i bambini, incapaci di assurg('rc alla su• pcriore morale della Giustizia, bisognosi quindi di un surrogato pili arcaico di questa. poichè quello che conta è appunto la e morale •. Ciò male si ae<.-orda da un lato con le innegabili tcndenze egualitarie del Cristia– nesimo al suo nascere; e dall'aitro con gli ultimi sviluppi della ragione e della giustizia in senso pnidhoniano, o almeno con i presupposti cconom:ci che la soilendono oggi, cioè il passnggio sempre pili diffuso dalla economia di tipo familiare a quella di tipo associato e industrializzato e quindi col lrasft·rimcnto anche della donna dall"tma all'al– tra sfera dell'C'conomia; e male si accorda anche con le intuizioni c i punti formi della pedagogia mo<lema che nel bambino \'ede un individuo • pari • 3J quale non ,·anno raccontate • frotlole per bambini • nè imposte conoscenze dommatiehe. Finisce per es– sere questo un atleggiarnento comodo, sorprendente certo in Proudhon, spesso definito pensatore scomodo, come è appunto l'atteggiamento autoritario in politica. per cui si de– cide in nome degli altri, e,entua!mente per e il bene degli altri•, senz·, interpellarli, interpretare le loro istanze e decidendo appunto arbitrariamente di questo bene « ge– nerale•, che <.-oincide inYece con il proprio comodo. La religione di cui par!a Proudhon non è un generico sentimento religioso, ma la l'eli– gione cattolica che, come abbiamo visto, considera la più perf('l\a e elaborah. E ave,a in antipatia i Riforrnatori e gli eretici, i quali, a suo parere, erano persone che non a,·evano a\"ulo il coraggio di andare sino in fondo e che tentavano vani compromessi tra religione e giustizia. (9) Justice, I, R.., p. 330. 486
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