Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

dh idui dello stesso sesso apparente dc- SO al dato fisiologico fosse lasciato re- \'Ono \enirc a contallo le due polarità. presso a addormen1a10, con delle conse- OPl>OStc,per cui de\·e esserci sempre un gucn7.e tragiche che sono molto evidenti, , ma3chio • e una «femmina•• il « ma- pcrchè, come hanno dimostrato le asso– ri10 • e la « moglie... ciazioni di molti indi\•idui tipici, l'impul- Jnoltrc lo studio biologico, :tntropolo- so latente paoialc della femminilità nel gico e m,icologico ci dice che non esiste maschio, ripudiato e cacciato nell'ìncoscio, in n.-ilura una ferrea diffcrcnzia✓ionc in frena e blocca In liberazione sessuale dcl- bnse al ti.ilo lìsiologico, per cui l'uomo la donna. deve CSt,Crc tulto maschio e la donna Dalle stesse argomcntnzioni cli De Mar- tutla femmina. Non :utte le culture uma. chi sull'omosessualità come frutto di re– ne hanno ragìon:llo secondo questo prc- pressione cleroscssualc, si vede come egli giudizio e questa rigida fissità, anche se sottintenda pure questo impulso bìsessua. il scssualismo ragiona ancora secondo que- le latente nell'uomo. pcrchè, altrimen1i, slo pregiudizio, e non riC'~cc ancora a non sì \·ede perch.'.!, una ,,olta bloccalo fore una rottura con i concetti dominan- l'impulso mascolino, l'uomo debba andare li in ma1eria di .. normalità. • e « anor- coi maschi, o fare lui stesso la femmina, malilà • sessuale. e non per esempio tentare un rapporto Al contrario, questa questione del ri• con un albero o una pietra. Logicamente spetto delle minoranze erotiche facevn Dc Marchi dovrebbe :immettere che, se parte dei p1 imi movimenti di rifonn:1 l'uomo dopo il rifiuto del rapporto con sessuale, come si \'edc dai IO principi del- una donna, se no;:va con un altro uomo, la Lega Mondiale clella Riforma Scssua- questo awienc pcrchè c'è nell'uomo un le, prospettata ai primi del NO\'CCento tm impulso latente. Solo che, pur sottintcn• gli allri anche da :\lagnus Hirtcfcld. dei dendolo come latente, Dc Marchi rifiuta quali un principio riguardava nppunto « f,1 la possibilità d'essere a qucstoimpulso la- gi11sta valutazione delle minoran:.c sessua- tente, per dei ~Olivi nc\•rotici e irrazi+> fi •· Questo rispetto della naturalità del- nali. le minoranze erotiche \'iene ripreso da Da Freud a Sleckcl a Caprìo, lutti han molti difensori ri,·oluzionari delle mino• postulalo questa bisessua!it;'.1 nascosta, so• rnnze, continua con Kinsey, e poi, aura- lo che l'hanno ric.iccinta nell'incoscio. Non \'Crso 11. Marcuse, C. Ford e Bcach, tro- così hanno fato altre sociclà diverse dalle va un'altra forrr.ulazionc nella recente fe. nostre, dove secondo le testimonianze di nomenologia sessuale di Colin Wilson. molti antropologhì, il modello culturale li principio che esistano delle piccole prevalente è « l'orrosessualità • (un esem- minornnzc del tutto im·ertite (uomo-don- pio classico è quello della Grecia); ora na e donna-maschio) è una prima asser- non si \'cde come queste società abbiano zione di questa questione « omosessuale,._ potuto sfruttare questo impulso, se esso fn secondo luogo, l'ipotesi della biscssua- non fosse una delle tante po-.sibilità istin– lilà ~ stata quasi concordemente ammes- tuali della natura umana. Non si tratta sa eia tutti i sessuologhi; soltanto che di tornare a uno stato di «omossessualità. una parti'.! di essi, per dei motivi irrazio- primigenia•, ma di ammettere come base nali che non si possono acccl!Me in una principale l'amor:: sessuale tra uomo e concezione libertaria, hanno \'Oluto che donna, la possibilità d'essere delle mino. questo impulso latente secondario inver- ranzc erotiche, e Ja permissività a tutti gli 434

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